L’Antitrust dopo aver fatto una ricerca, si ritrova nelle mani dei dati allarmanti: l’assicurazione sull’auto è rincarata tra il 2009 e il 2010 fino al 25% e quella per le motociclette addirittura del 35 %. Il Garante del mercato sta pensando se aprire una delle sue inchieste temute e amate.
L’oggetto sono le polizze della responsabilità civile auto. Gli automobilisti e i motociclisti le percepiscono come una beffa, spesso si sentono vittime di un’estorsione.
Il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, ha parlato senza mezzi termini di una «tendenza al rialzo continuo» per i premi pagati per l’Rc Auto. Il costo medio di un incidente è cresciuto del 27%, mentre al Sud l’aumento sarebbe di quasi il 70% superiore a quello del Nord per «i maggiori sinistri alla persona liquidati in quell’area», cioè nel Sud dell’Italia vengono denunciati alle assicurazioni molti incidenti in più e molte lesioni e ferite in più di quelli del Nord.
È sempre più evidente il «contesto scarsamente concorrenziale» e per le assicurazioni «è più agevole scaricare sui premi i maggiori oneri derivanti da inefficienze di gestione» e, invece di saldare i danni veri, pagano rimborsi forfettari medi. Catricalà ha citato un esempio pratico. Per un 40enne dell’Alta Italia con un’auto media, il premio è salito di oltre il 20%; per una 65enne del Sud con un’utilitaria il rincaro è del 15-20%; per un 18enne siciliano la polizza del “cinquantino” è salita del 30 per cento. Il confronto internazionale è impietoso. In Italia il numero di frodi accertate resta contenuto, mentre Inghilterra e Francia, rileva l’Antitrust, accertano quattro volte e due volte le frodi rispetto all’Italia. Indagare costa fatica; più facile imporre tariffe più care.