In arrivo il contrassegno assicurativo “elettronico”

Per combattere le contraffazioni, bisogna trasformare i contrassegni assicurativi, oggi stampati su carta, in elettronici, di questo ne è convinto il presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà.

In Italia circolano troppi tagliandi assicurativi contraffatti: il fenomeno, in aumento al Sud e a Napoli in particolare, non danneggia solo le compagnie, ma anche gli automobilisti onesti, che in caso d’incidente con una vettura non assicurata vanno incontro a una lunga trafila per essere risarciti. Questo fenomeno si può contrastare e il Parlamento ha già la soluzione: è quanto afferma Antonio Catricalà. Intervenendo sabato 15 ottobre in un convegno a Ravello, ha ribadito la posizione espressa alla commissione del Senato incaricata di esaminare il disegno di legge sulla riforma dell’Rca (DL 2809, approvato dalla Camera il 30 giugno 2011).

Nella relazione, che analizzava le criticità dell’attuale sistema assicurativo e le possibili soluzioni, Catricalà giudicava positiva, per contrastare la contraffazione dei contrassegni, la loro progressiva sostituzione con sistemi elettronici (articolo 4). Un pezzo di carta, secondo il presidente dell’autority, è più facile da contraffare di un documento elettronico, verificabile immediatamente dalle forze dell’ordine.

Chi viene “pizzicato” senza copertura assicurativa (esponendo un tagliando falso o rilasciato da una compagnia non autorizzata a operare nel nostro paese) rischia una sanzione di 798 euro; inoltre, se provoca un incidente, deve pagare i danni: il Fondo di garanzia vittime della strada si rivarrà su di lui chiedendogli di rimborsare quanto versato per indennizzare chi aveva ragione.

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