Sempre meno giovani possono comprare l’auto

Ecco un nuovo dato da poco emerso, che preoccupa sempre più il mercato automobilistico: sempre meno giovani acquistano un’auto. Ciò è certamente dovuto alla crisi che siamo vivendo, infatti una recente ricerca dimostra che senza precarietà e problemi di accesso al credito si avrebbero 50mila immatricolazioni annue in più.

La precarietà riguardo al lavoro unita alla difficoltà di avere dei contanti da spendere è ovvio che impedisce soprattutto ai giovani di acquistare beni importanti come una casa o un‘automobile. Ma è una ricerca elaborata dal Centro Studi UNRAE che ci fornisce i numeri esatti di questo fenomeno economico-sociale e, che ci fa preoccupare fortemente. I giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che hanno acquistato un’auto nuova negli ultimi cinque anni sono stati sempre meno: da 30 auto per 1.000 giovani nel 2005 si è passati a 23 nel 2010 (rapportando le immatricolazioni ai dati Istat sulla popolazione). E allargando il quadro d’analisi la situazione è ancor più allarmante del previsto. “Mentre, infatti, la flessione complessiva del mercato globale dei privati nei cinque anni è stata del 17%, quella delle fasce giovanili si è attestata addirittura al 28,4%”, spiega Sirio Tardella, Direttore del Centro Studi dell’Associazione. Questo significa che, se venissero risolti certi problemi sociali, anche il mercato dell’auto ne guadagnerebbe. Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’ UNRAE, crede che che “qualora venisse adottata una politica di agevolazione al credito per i giovani che si accingono ad acquistare la loro prima auto, il mercato potrebbe contare su una domanda aggiuntiva di circa 50.000 immatricolazioni annue”. Allo stato attuale i soli acquisti ad essere aumentati sono quelli degli over 65, che non sono ovviamente giovani.  Nei cinque anni presi in esame le immatricolazioni legate a questa fascia d’età sono salite del 14,6%, mentre quelle connesse ai giovani è calata appunto del 28,4%; ai 30-45enni del 27,9%; ai 46-55enni dell’11,8% e ai 56-65enni del 4,4%. La quota di mercato delle immatricolazioni attribuibili a chi ha meno di 30 anni è così passata dal 13,8% del 2005 all’11,9% del 2010, per scendere al 10,7% nella prima metà di quest’anno.

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