Mitsubishi, chiusura per la fabbrica europea

La crisi colpisce ancora e sempre più duramente il vecchio contintete: la gapponese Mitsubishi ha infatti deciso di chiudere dal 2013 lo stabilimento produttivo che possedeva in Olanda, la Nedcar, con l’intenzione di reinvestire nel sud est asiatico.

L’annuncio è stato dato questa mattina dalla stessa casa giapponese,  spinta dalla decisione di delocalizzare la produzione in aree del mondo dove i costi del lavoro sono più basso, come il Sud est asiatico.  «Le condizioni economiche attuali non consentono la produzione di un nuovo modello nella Nedcar», dice Mitsubishi in un comunicato. Attualmente nello stabilimento lavorano circa 1500 persone che rischiano di ritrovarsi senza occupazione

 Per scongiurare questa eventualità le autorità stanno cercando altri costruttori interessati a rilevare la struttura e a sostituire la Mitsubishi. La storia ricorda qunato accaduto con lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese, rilevato poi dalla DR. Come detto, Mitsubishi ritiene antieconomico continuare la produzione in Olanda: l’erede della Colt, infatti, sarà assemblata in Tailandia, mentre il 4×4 Outlander dovrebbe essere spostato nell’impianto russo di Kaluga, dove Mitsubishi opera insieme a Peugeot-Citroen.  Il tutto nonostante le e vendite europee nel 2011 siano aumentate del 7% raggiungendo le 149.967 unità.

In agitazione i sindacati, specie perchè la NedCar è l’unica fabbrica di auto in Olanda, fondamentale per l’economia del Limburgo del Sud. Tuttavia, chi fosse intenzionato ad investire troverebbe ottime credenziali, come  una capacità annua di 200 mila vettura, nonostante  l’anno scorso ne siano uscite soltanto 50 mila. E il ministro dell’Economia olandese, Maxime Verhagen si mostra ottimista: «Siamo alla ricerca di un compratore per scongiurare la chiusura»

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