Finito il periodo degli sconti ai distributori (Eni, Ip, Total ecc.) in cui lunghe code di automobili si accalcavano alle pompe di benzina soprattutto nel fine settimana, gli automobilisti italiani tornano a fare i conti con il caro carburanti. Ormai la benzina si aggira sui due euro al litro e il diesel non è di meno tendendo ad oscillare tra l’ 1,8 e l’ 1,9 euro a litro.
Certo il libero mercato ha fatto si che le varie compagnie possono emettere i prezzi che vogliono, un modo di risparmiare è confrontare i prezzi tra distributore e distributore, anche il “fai da te” permette di risparmiare qualcosa anche se poi si tratta di pochi centesimi a litro. Ma esiste il vero risparmio, esiste il modo di evitare il salasso ai distributori?
Un modo c’è ed è quello di fare il pieno alle piccole pompe di benzina le cosiddette pompe bianche, in cui si può risparmiare, in molti casi, anche 10-15 centesimi a litro, ed in un periodo di crisi è un bel risparmio. Ma cosa sono le pompe bianche e come mai si possono permettere il lusso di tali prezzi?
Le pompe bianche sono quei distributori senza marchio. Nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli imprenditori che gestiscono uno o due impianti a livello Nazionale offrendo prezzi vantaggiosi. Questa politica dei prezzi è figlia di un modo differente di fare azienda rispetto alle grandi multinazionali, si punta sulla quantità, cercando di tagliare sui costi di gestione grazie anche ad una conduzione autonoma dell’impianto,che permette di evitare i costi legati alle grandi campagne pubblicitarie.
Il problema per gli automobilisti è trovarle, ma un aiuto viene dal sito sulle pompe bianche (disponibile anche un app per iphone), aggiornato giornalmente, indica quali sono le pompe bianche in tutta Italia, i prezzi che fanno e dove si trovano. Un aiuto molto prezioso al giorno d’oggi.