Un problema non da poco è quando, acquistando un auto nuova, ci si trova di fronte al problema di come liberarsi dell’auto vecchia ormai non più utilizzabile. In tal caso si procede con la rottamazione, o più precisamente con la demolizione di un veicolo. Per far ciò è necessario consegnarlo in un centro di raccolta autorizzato o alla concessionaria.
Con gli ecoincentivi e gli sconti sulle automobili, attualmente la rottamazione è una pratica che è diventata comune per chi vuole cambiare la sua auto. Il centro di raccolta, o chi per lui (concessionaria, succursale o automercato), dovrà provvedere entro trenta giorni dalla consegna del suddetto veicolo, alla sua cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) attraverso la presentazione della richiesta di “cessazione della circolazione per demolizione“.
Ma va fatta attenzione nel caso in cui sul veicolo da demolire sia pendente un provvedimento di fermo amministrativo, questo comporta obbligatoriamente che venga prima cancellato dal PRA il fermo amministrativo ovvero regolarizzare la posizione versando le somme dovute al concessionario per i vari tributi e solo successivamente va richiesta la “cessazione della circolazione per demolizione”. Va quindi prima richiesta una visura, che si può fare anche online dal sito dell’ACI – Automobile Club Italia o recandosi presso un ufficio dell’ACI, indicando la targa del veicolo e pagando il costo del servizio. Solo dopo essersi accertati che sull’autovettura non pendono sanzioni ne alcun tipo di altre implicazioni amministrative ed economiche può procedere alla sua dismissione dal PRA.
Insieme al veicolo da demolire è necessario consegnare anche la targa, la carta di circolazione e il certificato di proprietà. Al momento della consegna del mezzo per la rottamazione auto, il centro di raccolta è obbligato a rilasciare al proprietario del veicolo il “certificato di rottamazione“.