Per tutti gli appassionati quando parliamo di pneumatici la mente scorre verso mete e prodotti innovati e futuristici derivati da chissà quali materiali sintetici capaci di garantire un’ottima tenuta e, se possibile, una grande durata.
In realtà le prossime gomme del futuro che saranno montate potrebbero arrivare da una vecchia conoscenza, l’idea giunge direttamente dalla natura. Una società olandese di biotecnologie, la KeyGene, starebbe studiando un fiore molto conosciuto a tutte le latitudini, ovvero il Taràssaco comune, identificato anche come soffione o dente di leone.
Ad interessare gli scienziati non è tanto il fiore in sé, quanto il lattice presente nelle radici di questa specie vegetale, che si presterebbe bene per dare vita a un nuovo materiale per la realizzazione di una mescola usata per gli pneumatici.
In realtà, le radici del Taràssaco comune sembrano poter offrire poco lattice, al punto da rendere impraticabile l’adozione di questa sostanza per produzioni commerciali su ampia scala.
Per questo motivo, la KeyGene è attualmente impegnata nella ricerca che dovrebbe portare ad avere una nuova varietà di dente di leone diversa da quelle presenti in natura e capace, ovviamente, di produrre una maggiore quantità del prezioso lattice.
Intervenuto in merito alla vicenda il CEO di KeyGene Arjen Van Tunen:” Abbiamo sviluppato una serie di tecnologie che ci permettono di migliorare geneticamente le colture in modo rapido ma del tutto naturale. Una vera e propria alternativa alle modificazioni OGM utilizzate sino ad oggi”.
Il lavoro di ricerca è stato finanziato anche dalla Apollo Vredestein che ha già contribuito alla realizzazione del primo prototipo di pneumatico prodotto con il lattice del Taràssaco. Questo prossimo traguardo fa ben sperare tutti gli studiosi che ipotizzano l’arrivo sul mercato di questo tipo di gomme entro i prossimi cinque anni.