La recente crisi mondiale che ha colpito le vendite negli ultimi anni oltre ad indebolire il settore auto degli Stati Uniti e Europa ha investito pure il mercato orientale, nello specifico quello giapponese dove le vendite complessive del 2009 sono scese del 9,1% (pari a 2,92 milioni di veicoli), il sesto anno consecutivo di scesa continua delle vendite, in base a quanto riferisce la Japan Automobile Dealers Association, un record di cui non vantarsi essendo la percentuale più bassa degli ultimi 38 anni per lo stato del sol levante.
Sembra strano vedere uno dei mercati automobilistici più floridi e rinomati in crisi, infatti proprio per questo motivo troviamo l’intervento del governo giapponese con incentivi che faranno aumentare le vendite del 4,1% (pari a 4,8 milioni di veicoli).
Inoltre si prevedono altri incentivi per la rottamazione dei veicoli più vecchi di 13 anni a favore di automobili con consumi efficienti e eco-compatibili.
Infatti la Toyota Motor Corp ha trovato difficoltà nel tenere il passo con le richieste di automobili ibride, ecco perché anche qui il governo giapponese interviene con incentivi, sovvenzioni e agevolazioni nel prossimo semestre dell’anno appena apertosi.
Toyota Motor Corp, Nissan Motor Co. Ltd., Honda Motor Automobiles Co. Ltd. Suzuki Motor Corp hanno visto salire le vendite nell’ultimo mese del 2009 perciò per arrestare la crisi per il 2010 si prevedono incentivi da parte di queste ultime anche perché la crisi coinvolge il settore di autocarri e autobus. Prendendo come esempio la Nissan Motor questa prevede di vendere tramite incentivi solo nel mercato cinese 600 mila auto, l’ha detto Kimiyhasu Nakamua, presidente della joint venture partetica, Dongfeng Motor Co.
