Fiat: respiro ai conti, ma senza incentivi il mercato crollerà

Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat, durante la riunione dedicata agli analisti tenutasi a Torino, ha presentato i risultati fino a oggi raccolti dalla politica messa in atto negli ultimi tempi. I risultati sono positivi, ma c’è un grosso problema che incombe sulle casse dell’industria torinese.

Da quanto viene illustrato da Marchionne durante il suo intervento intitolato “Lingotto II. Una ricostruzione creativa dopo la tempesta perfetta”, il gruppo torinese ha raggiunto nel primo trimestre 2010 quasi il paregio, con soli 21 milioni di euro di perdita netta, contro i 411 del 2009.

Il merito di tali risultati è da imputare alla campagna di incentivi messa in atto nell’ultimo periodo, che ha facilitato la ripresa del mercato delle auto in Italia, con Fiat Group Automobiles che mette a segno un incremento del 22,1%. “Un primo passo nel lungo percorso che abbiamo di fronte a noi” commenta Marchionne per sintetizzare il lavoro messo in atto dai vertici.

Ieri è arrivata la notizia delle dimissioni dell’ormai ex presidente Fiat, ma che manterrà la sua carica in Ferrari, Montezemolo, che ha detto: “credo che il mio lavoro sia finito. Il traghettamento è stato portato a termine perchè da domani si annunciano 5 anni diversi”. Infatti è stato nominato il nuovo presidente, che sarà per i prossimi anni John Elkan. L’amministratore delegato ha cosi presentato il nuovo presidente: “Abbiamo navigato insieme in acque infestate da squali John ed io siamo cresciuti sia come uomini sia come leader e nonostante la sua giovane età ora ha raggiunto il giusto livello di esperienza e maturità per assumere il ruolo di presidente. La sua nomina è un’ulteriore conferma dell’impegno dell’azionista di riferimento, Exor, nei confronti di Fiat”.

L’obiettivo per il 2014 rimane il pareggio. Secondo Marchionne nel periodo maggio-dicembre 2010 le vendite caleranno del 30%, a causa dell’assenza degli incentivi che tanto hanno sostenuto il Lingotto.

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