Tempi di crisi e gli italiani, prima di partire per le vacanze, stringono ovviamente più che possono la cinghia. I numeri di luglio del settore dell’auto sono semplicemente impietosi, una calo netto ed inevitabile che si spera possa essere superato già a settembre con il ritorno dal mare e poi ancora di più con l’autunno, quando gli incetivi statali (sono ancora attesi quelli sulle auto meno inquinanti per il 2011) scenderanno in campo per aiutare le case automobilistiche a superare anche questo momento.
I mesi estivi, chiariamolo subito, non sono mai molto gratificanti per il settore automobili, tuttavia un tonfo del genere è davvero doloroso, anche perché a pagarne più di tutti le conseguenze c’è anche un marchio tutto tricolore, la Fiat.
Numeri tanto negativi non venivano registrati da oramai più di dieci anni, lo scorso anno di questi tempi venivano immatrivolate 206.334 vetture contro le 152.752 di quest’anno, segnando dunque una flessione di ben 26.97 punti percentuali sul totale. Il trend dunque prosegue negativo, il calo va avanti da sette mesi e si spera che oramai il “picco negativo” sia stato raggoiunto e che, come dicevo più su, si possa cominciare a risalire, anche grazie agli incentivi autunnali e con i nuovi interventi statali per il 2011.
Se andiamo a vedere nel dettaglio scopriamo che chi ha perso di più nelle quote di mercato sono Hyundai, con un – 46.45%, Ford, – 33.26%, e Toyota, – 27.52%. Più contenute le perdite di General Motors, – 20.86%, Renault, – 16.25% e Volkswagen, che ottiene un lusinghiero – 7.44%. La Fiat, come dicevo, si comporta piuttosto male, perde addirittura il 35.70%, ma sono numeri relativi all’intero gruppo nel quale vanno a contribuire negativamente i pessimi andamenti di Fiat Brand e Lancia, che perdono rispettivamente il 39.53% ed il 32.40%.