Alfa Romeo: servono 900 milioni di euro per la nuova Giulia

Servono ben 900 milioni di euro da investire per la progettazione e la produzione della futura Alfa Romeo Giulia, la berlina sportiva destinata a far concorrenza alle BMW Serie 3, Audi A4 e Mercedes Classe C nonché alle ultime proposte come la Volvo S60 e Lexus IS che piacciono soprattutto al pubblico europeo ed americano.

La nuova Giulia sarà una vettura fondamentale per il marchio del biscione, sostituirà la sfortunata Alfa Romeo 159 risalente al 2005 che era stata realizzata utilizzando tecnologia di origine Opel e Saab; la nuova Giulia però sarà tutta italiana, almeno nella progettazione infatti tutta la parte meccanica sarà di derivazione Fiat a partire dal telaio: il nuovo pianale di base Compact adottato dalla più piccola Giulietta a passo lungo ribattezzato Compact Wide che servirà anche a futuri modelli del gruppo come la nuova Fiat Bravo in versione berlina, Lancia Delta nonché Flavia 2013 e i suv del marchio Jeep.

Per diminuire i costi si adotteranno numerose soluzioni già viste sulla Giulietta: stesse sospensioni MacPherson evoluto all’avantreno e Multilink tre bracci al retrotreno, differenziale elettronico Q2 per le versioni a trazione anteriore, stesse trasmissioni manuali della FPT e robotizzate TCT a doppia frizione a cui si aggiungerà un inedito cambio automatico sequenziale di origine ZF a 9 rapporti per i propulsori più grandi (Chrysler ha siglato un accordo per produrre su licenza le nuove trasmissioni ZF in America a 8 rapporti per le ammiraglie come la Thema/300C e 9 rapporti per le auto a trazioni anteriore). Per ridurre i costi la Giulia erediterà dalla Giulietta anche alcuni importanti dettagli come le portiere anteriori e lo scheletro della parte bassa della plancia e del frontale (elementi abbastanza costosi che permettono un massiccio risparmio di denaro se condivisi con altri modelli, inoltre lo scheletro del frontale è molto importante perché si è dimostrato molto resistente in caso di urto come ha dimostrato l’EuroNCAP testando la Giulietta). Il design riprenderà l’attuale family feeling.

La Giulia sarà lunga 4,64 metri e sarà disponibile anche in versione Sportwagon nonché con trazione integrale con i motori più potenti. In ultimo la gamma propulsori sarà la stessa della Giulietta (1,4 litri Turbo, 1,750 Turbo e diesel 1,6 e 2,0 litri) con l’aggiunta del 3,3 litri V6 Pentastar da 250 cavalli circa aspirato per il solo mercato americano ed asiatico e nella versione sportiva con Turbo e con Multiair da circa 305 cavalli venduta anche in Europa. Niente diesel 3,0 V6 Multijet per via di spazio nel cofano (l’ossatura anteriore è la stessa della Giulietta) infatti i vertici dovrebbero adottare una versione biturbo doppio stadio del piccolo 2.0 Multijet da circa 200-210 cavalli. Infine i costi per produrre la nuova Giulia ammontano a ben 900 milioni di euro, la stessa cifra venne utilizzata per la 159 nel 2005 che si è dimostrata un flop ma secondo la Fiat la nuova Giulia sarà una vettura più competitiva e sarà prodotta in maggiori esemplari: la produzione avverrà in Messico (circa 70-80 mila esemplari) su una nuova linea dedicata che servirà anche a futuri modelli Dodge tutti destinati al mercato americano e asiatico mentre il modello europeo dovrebbe essere fatto a Cassino (altri 60 mila esemplari) sulla stessa linea produttiva della Giulietta che farà da base anche alle derivate come la Delta berlina (in modo da poter ridurre i costi). L’ipotesi Mirafiori sembra essere stata scartata perché lo stabilimento è destinato a produrre la MiTo nonché due nuovi Suv (uno Alfa versione definitiva del progetto Kamal, l’altro più compatto a marchio Jeep).

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