E’ una joint venture che rischia di pesare molto sul mercato mondiale dell’auto nel prossimo futuro quella siglata definitivamente dal Gruppo Fiat e dalla Suzuki e che prevede l’utilizzo da parte della Casa giapponese del diesel 1.6 Multijet sviluppato dall’azienda presso i suoi stabilimenti Powertrain e che grande successo ha riscosso presso il pubblico.
Suzuki da un paio d’anni ha già in piedi un fattivo rapporto di collaborazione con la Volkswagen, che forse adesso andrà ridiscusso, e ora rafforza anche quello con Fiat agendo su più fronti.
Se infatti dal 2013 potrà montare sulle sue vetture il motore Fiat, collabora già con il costruttore italiano nei suoi stabilimenti ungheresi dove vengono realizzati sia la Suzuki 4×4 che la Fiat Sedici. Proprio sulla trazione integrale giapponese è montato il 2.0 diesel targato Fiat che verrà prossimamente affiancato anche dal 1.3 Multijet da 75 e 90 cavalli prodotto in India da un’azienda del Gruppo Suzuki.
Un accordo importante anche perché permetterà maggiore lavoro nello stabilimento Powertrain di Pratola Serra, in provincia di Avellino, attualmente in una fase delicata per quanto attiene alla produzione e ai giorni lavorativi. Un fronte sempre caldo questo per i vertici dell’azienda del Lingotto.
Proprio in queste ore infatti si stanno ridiscutendo tra Confindustria e sindacati le nuove regole sui contratti con un’importante apertura anche della Cgil arrivata direttamente dalla segretaria Camuso anche se la Fiom per il momento è ancora sulle barricate.
Ma sul possibile accordo potrebbero pesare da una parte la minaccia, nemmeno troppo velata, di Fiat che ha manifestato più volte l’intenzione di uscire da Confindustria e quindi non avvalersi più delle regole generali siglate dagli industriali italiani per i metalmeccanici e dall’altra il ricorso presentato dalla Cgil al Tribunale di Torino sugli accordi firmati da Fiat e le altre organizzazioni sindacali per gli stabilimenti di Mirafiori, Grugliasco e Somigliano d’Arco e che dovrebbe essere discusso entro luglio.
Sergio Marchionne comunque guarda avanti. E per la prima volta nella storia ha fissato per il 25 e 26 luglio prossimi i consigli d’amministrazione di Fiat Industrial e Fiat Spa in Brasile, a Belo Horizonte. In fondo nel 2010 lo stesso incontro, per esaminare i conti degli ultimi due semestri, si era tenuto a Detroit a conferma della nuova anima mondiale del Gruppo Fiat.