Ogni giorno in Italia vengono rubate circa 400 auto, eppure neanche la metà degli italiani è assicurato. Se infatti il Viminale parla di 144.472 automobili rubate nel 2008, un’analisi commissionata da Assicurazione.it evidenzia che appena il 32,9% delle 100.000 persone intervistate ha sottoscritto la garanzia furto-incendio. Un dato poco incoraggiante, anche se i furti d’auto sono diminuiti del 16,6% rispetto al 2007, e che varia da regione a regione.
Il più alto numero di polizze con le garanzie furto-incendio sono state sottoscritte in Lombardia (48,8%), nel Lazio (44,1%) e in Piemonte (39,6%). Tre regioni in cui il numero dei furti è piuttosto elevato, considerando che le prime due sono in testa alla classifica delle regioni d’Italia dove è stato registrato il più alto numero di furti (rispettivamente 27.452 e 25.069). Ma l’alto numero di sinistri non è sinonimo di prevenzione, anzi. Proprio la Campania e la Puglia che con 24.396 e 16.567 furti nel 2008 occupano rispettivamente la terza e la quarta posizione nella classifica delle regioni col più alto numero di furti sono quelle dove vengono sottoscritte meno polizze furto-incendio (11,6% e 9,9%).
“Molti automobilisti scelgono di non includere la garanzia contro il furto e incendio perchè pensano sia sufficiente custodire l’autovettura in garage o affidarsi a un buon antifurto”, ha detto Alberto Genovese, amministratore delegato di Assicurazione.it. Come era emerso da un recente sondaggio, infatti, il 65% dei guidatori tiene la propria auto nel box e le regioni che si aggiudicano il premio per la maggior attenzione alla sicurezza sono il Veneto (77% di automobili custodite in garage), la Valle D’Aosta (73%) e la Campania (72%). Il 72,15% degli automobilisti ha dotato il proprio mezzo con un sistema di antifurto, soprattutto quelli senza allarme (20,6%), elettronici (15,85%) e con allarme (11,34%).
Che tipo è allora l’automobilista che sottoscrive la polizza furto-incendio? E’ un maschio, ha circa 40 anni, è un impiegato (34,9%) ed è coniugato (51,9%). In termini di categorie di professionisti, al secondo posto troviamo gli operai (15,7%) e al terzo i liberi professionisti (7,9%). I meno interessati a questa polizza assicurativa sono gli ecclesiastici (0,1%), seguiti dagli studenti (1,3%) e dalle persone in cerca di occupazione (2%).
Fonte: Omniauto.it