Conoscere e capire tutte le clausole di un contratto assicurativo è veramente impossibile. Ad affermarlo non è un comune cittadino bensì un’indagine svolta da SNA, il Sindacato Nazionale Agenti Assicurazione, UEA, l’Unione Europea Assicuratori e UNAPASS, l’Unione Nazionale di Agenti Professionisti di Assicurazioni.
Durante il convegno nazionale “Nonsoloprezzo” è stato evidenziato come tra le 72 compagnie assicurative presenti sul territorio nazionale esistano grosse differenze di comportamento oltre che alcune lacune nell’ambito delle condizioni generali. Se, ad esempio, un automobilista provoca un incidente ma non è abilitato alla guida (es. patente scaduta) può correre il rischio di dover risarcire i danni causati. In un caso come questo le compagnie applicano condizioni molto differenti – ad esempio riguardo il tempo trascorso dalla scadenza della patente – creando non pochi problemi agli utenti.
La situazione non viene certo migliorata da chi, invece, dovrebbe vigilare: il Preventivatore ISVAP – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private – permette di comparare esclusivamente il prezzo delle varie polizze lasciando al giudizio del consumatore la valutazione delle varie clausole.
Giovanni Metti, Presidente Nazionale SNA ha affermato: “Dal momento che non tutti i contratti sono uguali e, al contrario, le difformità sono spesso marcate, si pone la necessità di tracciare il profilo dello standard minimo contrattuale, che deve garantire al cliente la certezza di avere sottoscritto una polizza che fornisce la corretta risposta al suo bisogno di sicurezza assicurativa riferita alla circolazione stradale”.
Da parte di tutti noi non può che esserci totale sostegno alla causa, sperando in una drastica semplificazione delle offerte e ad una indispensabile omogeneizzazione dei contratti.