E’ di questi giorni la notizia di una clamorosa truffa perpetrata ai danni di Chevrolet, marchio del gruppo GM, saltata fuori grazie ad un’indagine interna condotta dalla casa. Alcune concessionarie hanno sottratto fraudolentemente alla casa madre circa 8 milioni di euro
INDAGINE – Grazie ad un’indagine interna condotta nel 2009, Chevrolet aveva denunciato alle autorità giudiziarie una frode informatica che avrebbe portato alla sottrazione alla stessa Casa di ben 7 milioni e 730 mila euro. Alcune concessionarie riuscivano a vendere al cliente auto accessoriate a prezzo pieno modificando tramite il sistema informatico interno i dati delle vetture, in modo che alla sede centrale risultasse la vendita di auto meno accessoriate, e dunque meno costose: la differenza ovviamente veniva illecitamente intascata dagli stessi concessionari.
CONCESSIONARIE OUT -A seguito di ulteriori indagini, già dal 2009 Chevrolet aveva deciso di interrompere i rapporti con le concessionarie che risultavano coinvolte nella vicenda, situate a Roma, Ancona, Pesaro e Perugia: va detto infatti che gli attuali concessionari ufficiali di queste città sono, a detta della Casa, estranei alla vicenda e meritevoli della massima fiducia. I clienti delle concessionarie “scaricate” da Chevrolet sono stati reindirizzati verso altre concessionarie, in modo da onorare gli impegni presi.
SI ATTENDE IL PROCESSO- Contemporaneamente Chevrolet ha agito nelle sedi competenti per richiedere il recupero delle somme sottratte, e finora grazie all’accoglimento da parte dei giudici di tutte le istanze di Chevrolet, l’azienda è riuscita a recuperare oltre 2 milioni di euro. Dopo poco più di due anni, inoltre, le indagini sul caso si sono concluse con l’emissione degli avvisi di garanzia per concessionari e i dipendenti coinvolti: per questi ultimi si attende ora il processo