Dopo circa un anno dal lancio, la MiTo affila ulteriormente le sue armi grazie alla tecnologia Multiair, introdotta per prima proprio su alcuni motori a benzina della piccola Alfa Romeo. Il termine Multiair indica un innovativo sistema di controllo delle valvole in fase di aspirazione, che permette una più calibrata e precisa immissione dell’aria nelle camere di scoppio dei cilindri.
Per dirla in termini più pratici e meno tecnici, grazie a questo sistema si riescono a diminuire i consumi e ad aumentare allo stesso tempo potenza e coppia massima a parità di cilindrata. Sono siglati Multiair tre motori della MiTo, tutti ricavati partendo dalla base del noto quattro cilindri di 1,4 litri di famiglia. Ai vertici c’è la 1.4 Tb con motore turbo da ben 170 cavalli che è in arrivo a febbraio del 2010. Sono invece già disponibili la 1.4 Multiair aspirata da 105 cavalli e la 1.4 Tb Multiair con il quattro cilindri turbo da 135 cavalli che abbiamo avuto modo di mettere alla prova per prima.
La spinta dal basso
Non sono molti i particolari che permettono di riconoscere la nuova versione dalle precedenti. In effetti, bisogna alzare il cofano davanti e leggere la scritta Multiair sul coperchio del motore per avere un riscontro visivo della differenza. Per chi conosce già la MiTo, la differenza in fase di utilizzo del motore è invece tangibile prendendo come punto di riferimento la 1.4 TB in configurazione da 120 cavalli. Non è solo una questione di potenza e di prestazioni, ma anche di progressiva spinta dai regimi più bassi. In quinta si può viaggiare con un filo di gas, certi che la seguente pressione sul pedale dell’acceleratore porta a una risposta continua e senza pause. Difficile capire, non sapendolo, che il motore è un turbo. Come su altre versioni turbo della MiTo è presente il selettore Dna, che permette di scegliere tre modalità di utilizzo della vettura. Selezionando la Dynamic, le risposte del motore sono più pronte e lo sterzo è più diretto. Ma non solo: invece di 180 Nm, hanno 206 Nm di coppia massima sempre disponibili a 1.750 giri. Si può scegliere la modalità Dynamic anche in movimento sino a 100 km/h di velocità, con un cambio di passo immediatamente percepibile alla guida. Nel display centrale tra tachimetro e contagiri si può seguire l’andamento della pressione del turbo, un indicatore utile per cambiare al momento giusto. Anche se è poi possibile tirare sino a 6.500 giri prima che entri in funzione il limitatore. Le prestazioni sono di ottimo rilievo, con una velocità massima di 207 km/h e un tempo di 8,4 per accelerare da 0 a 100 orari. I consumi sono ridotti, con emissioni di anidride carbonica ridotte a 129 g/km anche grazie alla dotazione di serie del sistema Start & Stop di spegnimento e riaccensione del motore tutte le volte che ci si ferma al semaforo oppure in coda. L’impostazione sportiva dell’auto, sottolineata ulteriormente dalle ruote da 18 pollici presenti sull’esemplare in prova, regala momenti di sicuro divertimento a chi ama la guida sportiva. La tenuta di strada è su ottimi livelli, ma quel che piace forse ancora di più è la prontezza nei cambi direzione. La notevole maneggevolezza rende adatta l’auto ai tracciati ricchi di curve. Peccato che il cambio abbia ha solo cinque marce. La nuova trasmissione a sei rapporti sarà infatti disponibile unicamente sulla 1.4 Tb da 170 cavalli.
Impostazione sportiva
Gli interni non presentano sorprese. Consueta la disposizione dei comandi e della strumentazione, di impostazione sportiva. In opzione ci sono i comandi al volante e il sistema audio Bose dell’auto in prova. Molti i vani utilizzabili, con un bracciolo aggiunto dotato di portaoggetti nel pacchetto di optional Premium Pack. Il vano portaoggetti davanti al sedile anteriore è dotato di un ripostiglio segreto nel soffitto, quasi impossibile da individuare a meno di essere al corrente della sua esistenza. Ideale, ad esempio, per nascondere documenti e oggetti preziosi in caso di effrazione dell’auto. Per il resto, date le contenute dimensioni esterne, è il caso di segnalare la buona abitabilità anteriore e lo spazio dietro sufficiente per due persone. Infine, il bagagliaio: si sviluppa in verticale e ha un volume utile di 240 litri, che possono essere ampliati con il ribaltamento dei sedili posteriori e l’abbattimento dei relativi schienali.
Fonte: Corriere.it