Chrysler esegue gli ultimi collaudi della variante cabriolèt della 200, la nuova berlina di segmento D derivata strettamente dalla vecchia serie di Sebring. La nuova Chrysler 200 Convertibile sarà presentata ad aprile al salone di New York ma a differenza della progenitrice abbandonerà il tetto ripiegabile in metallo nelle versioni di punta.
La Sebring è stata una delle vetture più disprezzate della storia Chrysler a causa della scarsa cura nella qualità degli assemblaggi e per l’estetica poco consona al concetto di auto americana. I vertici Fiat, da poco proprietari di una piccola parte di Chrysler, per rimediare ciò hanno modificato la linea e gli interni della vecchia Sebring e l’hanno marchiata Chrysler 200, una vettura semi nuova che almeno per un paio di anni raccoglierà il timone del segmento “mid size” ovvero il cosiddetto segmento D che in America viene dominato da Toyota Camry, Honda Accord e Hyundai Sonata.
La nuova 200 però non si farà mancare la storica variante convertibile scoperta, che sta eseguendo gli ultimi collaudi prima del lancio. Le modifiche rispetto la Sebring sono concentrate più a livello estetico che meccanico: cambiano il frontale con nuovo cofano, nuovi gruppi ottici e nuova calandra, nuova anche la coda simile a quella della Jaguar XF, la fincata invece non subisce modifiche, la capote invece sarà disponibile solo in tela (in passato invece era disponibile sia in tela che in metallo). Immutato il telaio di base di origine Mitsubishi.
La gamma motori della Sebring convertibile sarà la tessa della versione berlina ovvero il 2.4 benzina WGE da 183 cavalli e un 3.6 benzina Pentastar da 280 cavalli con cambio automatico a 4 o 6 rapporti. Non dovrebbe essere importata in Europa con marchio Lancia poiché alcuni ingegneri del marchio italiano hanno ritenuto la Chrysler 200 troppo economica e poco consona agli standard europei previsti da Lancia. Per una prossima grande berlina è atteso l’anno 2013 con il debutto della nuova Flavia.