Sono molte le novità per il Gruppo Fiat-Chrysler che verranno presentate al Salone di Detroit che per la stampa aprirà già il 9 gennaio prossimo (il 14 per il pubblico). A cominciare dal primo modello nato dalla collaborazione tra i due produttori mondiali, ossia la Dodge Vart, vettura che nasce dal pianale modificato dell’Alfa Romeo Giulietta.
Un modello che dovrebbe aprire una strada nuova, visto che nelle intenzioni del costruttore avrà un’autonomia certificata di almeno 17 km con un litro. Ed è solo l’inizio, con tutta una serie di auto in bella mostra e in anteprima assoluta. Come la Chrysler 200 S Sedan, berlina potenziata che potrebbe aprire la strada alla commercializzazione italiana della rinata Lancia Fulvia, anche se con una calandra diversa e con tempi di arrivo sul mercato che non sarebbero comunque previsti prima del 2013.
Una vettura che fa irruzione in un comparto affollato come il segmento C e verrà inizialmente lanciata sul mercato nordamericano con due motorizzazioni: si tratta del 2.4 World Gas Engine, ossia un 4 cilindri benzina da 173 cavalli per 225 Nm di coppia, e soprattutto il 3.6 V6 da 283 cavalli per 353 Nm di coppia.
In entrambi i casi si tratta di propulsori nati con il chiaro intento di far risparmiare carburante. Grazie all’abbinamento con un cambio automatico particolarmente efficiente infatti si parla di 11 km al litro per la versione meno potente e di 10,3 per il 3.6. Sul modello 2.4 il cambio sarà da quattro o sei rapporti, sull’altro solo a sei ed entrambi sono stati rivisti dalla Mopar, ossia il preparatore ufficiale delle versioni sportive sul suolo americano.
Saranno previsti quindi due kit, uno che interessa soltanto il design della vettura e l’altro che invece punta ancora di più sulle prestazioni con molle maggiormente rigide, un sistema di raffreddamento ad hoc per l’aspirazione e una modifica al silenziatore. Per vederla in strada bisognerà probabilmente attendere la seconda metà del 2012. Il tutto in attesa di vederla in Europa, con prezzi di listino ovviamente da stabilire.