Nonostante la crisi del settore auto, che negli Stati Uniti si avverte particolarmente, negli ultimi giorni è stato presentato il restyling della Dodge Durango, l’enorme SIV made in USA. Le principali novità riguardano la scocca, resa più robusta, e le motorizzazioni disponibili da a 6 e 8 cilindri.
La prima caratteristica che salta agli occhi è la griglia anteriore ridisegnata, di forma esagonale sempre distinguibile dalla grande croce a doppio profilo cromato. Anche gli inteni sono stati oggetto di aggiornamenti, per i quali sono stati utilizzati materiali di lusso, finiture di alta qualità e superfici morbide al tatto. I posti a sedere e lo spazio per il carico possono essere configurati in 22 modi diversi, grazie alle tre file di sedili. Veniamo al motore. Sotto al cofano la Dodge Durango 2011, come da tradizione, con una coppia di motori che garantiscono prestazioni adeguate alla mole, troviamo il nuovissimo V6 di 3,6 litri della famiglia con distribuzione a fasatura variabile, mentre il V8 HEMI di 5,7 litri adotta il sistema MDS che riduce consumi ed emissioni disattivando 4 cilindri in fase di rilascio o a velocità costante. Gli aggiornamenti sono stati indirizzati anche alla sicurezza, poiché si contano ben 45 dispositivi , inclusi gli airbag laterali sui sedili anteriori, gli airbag a tendina sulle tre file di sedili e gli appoggiatesta attivi. Il controllo elettronico della stabilità è di serie e sono inoltre disponibili il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi , il segnalatore di veicoli provenienti da dietro e quello di possibile impatto frontale, oltre al cruise control adattivo e all’avviamento keyless. In un momento di crisi internazionale che ha profondamento colpito il settore auto, negli Stati Uniti si sono resi conto che è possibile proporre SUV che siano in sontonia con il rispetto dell’ambiente e del portafoglio.