Andrea Formica, nuovo amministratore delegato di Fiat Automobiles in una recente intervista di La Repubblica ha confermato l’arrivo della quarta generazione di Lancia Delta per il prossimo anno realizzata da Lancia in collaborazione con Chrysler in seguito al recente matrimonio tra le due case che vedrà lo scambio reciproco di modelli.
La strategia che i vertici del gruppo Fiat hanno attuato è molto chiara: eliminare i cosiddetti “rami secchi” ovvero quei modelli che non producono utili e che quindi causano ingenti perdite di denaro in seguito a bassi volumi produttivi e basse richieste da parte del pubblico. Fra i tanti è bene ricordare l’uscita di produzione di Lancia Thesis nel 2009 seguita dall’Alfa Romeo GT, 147, Brera e Spider, la Fiat 600, Multipla, Croma, Ulysse e Punto Classic le cui linee di produzione sono state smantellate tra l’ottobre e il dicembre del 2010.
Il prossimo modello destinato alla pensione sarà la Delta, lanciata nel 2008 come erede delle prime due generazioni nate nel 1979 e uscite di scena nei primi del 2000. La Delta terza serie però non è stata ben accettata dal mercato: purtroppo il nome dell’auto è fin troppo “pesante” ovvero associato a una immagine sportiva legata al successo della mitica Delta Integrale nel campionato mondiale rally. La Delta nel panorama automobilistico è stata una vettura sportiva come lo sono le Subaru Impreza o la Mitsubishi Lancer le quali sono note non per le versioni “tutto famiglia” semplici e con motori parchi ma per l’ottima reputazione nel mondiale rally e per le numerose versioni sportive commercializzate. La Delta del 2008 però aveva completamente abbandonato quell’immagine che era stata costruita dalla Lancia negli anni 80 e 90 orientandosi di più sul lusso e sul comfort dedicato alle famiglie.
I motori tutti turbo ma poco emozionanti a causa della carrozzeria lunga oltre 4,50 metri che la posizionavano come una sorta di station wagon di segmento C oppure una piccola segmento D. Inoltre gli interni della Bravo non sono degni della tradizione Lancia che ci ha abituato a finiture raffinate con inserti in radica. Soltanto nelle versioni di punta la Lancia ha provveduto a disporre una plancia parzialmente in pelle oppure un rivestimenti in plastica morbida che subisce lo stesso trattamento delle plastiche montate sulle Maserati ma le versioni normali esibivano gli stessi difetti riscontrati sulla Bravo ovvero materiali rigidi nella parte bassa.
Inoltre le vendite per il primo anno di produzione si sono limitate a soli 30 mila esemplari calate a 25 mila l’anno seguente a fronte di una produzione annua prevista in oltre 60 mila esemplari. Così la Delta uscirà di scena sostituita dalla nuova generazione, la quarta, prevista per la metà del prossimo anno realizzata da Lancia insieme a Chrysler sul nuovo telaio Compact dell’Alfa Giulietta. Con la Delta 4 però ci sarà una piccola rivoluzione: il modello non sarà più una due volumi ma sarà disponibile in tre differenti carrozzerie vale a dire la versione cinque porte (classica e più corta anche in versione sportiva), una station wagon destinata al mercato europeo (per rivaleggiare contro le Megane, Astra e Focus tutte molto vendute con carrozzeria wagon) più la versione berlina tre volumi con la coda che sarà destinata al mercato estero. La gamma motori sarà la stessa della Giulietta con la presenza però del 1.4 Multiair anche in versione aspirata oltre che turbo più il 1.8 Turbo mentre tra i diesel oltre al 2.0 Multijet debutterà il nuovo 1.6 Multijet II da 105 e 120 cavalli più la potente versione da 145 cavalli. La Lancia Delta sarà venduta dal 2012 però sul mercato americano ed asiatico sarà ribattezzata come Chrysler 100 per essere venduta dal marchio Chrysler. Sarà l’unico modello Lancia ad essere prodotto in Italia a Cassino, la versione Chrysler sarà assemblata in Michigan.