I francesi di PSA (Peugeot e Citroen) insieme alla giapponese Toyota estenderanno la partnership nella produzione delle nuove city car rispettivamente eredi delle attuali 107, C1 e Aygo prodotte in Repubblica Ceca. Lo ha dichiarato Didier Leroy, l’AD di Toyoya Europe durante la presentazione della nuova Yaris.
Toyota e PSA si sono alleati nel 2002 per il progetto delle attuali tre city car che vengono prodotte dal 2005 a Kolin in Repubblica Ceca e fino ad oggi hanno superato i due milioni di esemplari. L’alleanza è risultata soddisfacente e redditizia tanto che l’accordo sarà esteso anche per la prossima generazione delle tre vetturine prevista per il 2013.
Il modello che ha avuto più fortuna è stata la Citroen C1 soprattutto sul nostro mercato seguita dalla Peugeot 107 e infine dalla Toyota Aygo. Quest’ultima però è stata maggiormente venduta nei paesi anglosassoni e in alcuni paesi dell’est europeo dove la rete Toyota è più capillare rispetto quella del gruppo francese. In ogni modo le vendite delle vetture sono state stabili e proporzionali. Il presidente della Toyota Europe in una recente intervista durante la presentazione della nuova Yaris in Francia ha dichiarato che la casa giapponese aumenterà sempre di più la sua offerta di auto compatte in Europa puntando soprattutto sulla produzione locale: anche la prossima Yaris HSD versione ibrida sarà prodotta in Francia, mentre in Repubblica Ceca sarà prodotta al seconda generazione della Aygo e relative gemelle a marchio francese. I rapporti sono ottimi e positivi ed è quasi tutto pronto per la nuova generazione delle vetturine.
Le nuove vetturine saranno basate su di una nuova piattaforma e saranno equipaggiate di tutti i dispositivi tecnologici più recenti come stop/start, filtro DPF per le diesel e sistema di recupero dell’energia in frenata. La gamma motori sarà composta dal solito motore 1,0 tre cilindri Toyota di origine Daihatsu prodotto in Polonia mentre per i diesel ci sarà un tre cilindri PSA di nuova concezione fatto in Francia. Inoltre esteticamente saranno leggermente più differenti rispetto le attuali generazione aumentando però la condivisione dei componenti fino ad oltre il 95% dei pezzi (oggi sono il 92%).