Dopo numerosi tira e molla, tante voci e smentite condite di svariati concept, eccola finalmente la Kizashi, la vettura con la quale Suzuki entra nel segmento delle berline medie, ma lo fa solo nel Nordamerica dove sarà in vendita dal prossimo inverno.
TRAZIONE ANTERIORE O 4X4
Lunga 4,65 metri, la Kizashi è alta 1,48 metri, larga 1,82 e ha un passo di 2,7 metri. Avrà trazione anteriore o integrale di tipo inseribile del tipo i-AWD di nuova generazione accoppiata a un motore 4 cilindri di 2,4 litri con distribuzione bialbero che potrà avere il cambio manuale a 6 rapporti o un automatico tipo CVT. Quanto all’autotelaio, la Suzuki dice di essersi affidata per i freni a un importante fornitore del settore automobilistico e persino di treni ad alta velocità mentre per le sospensioni, il retrotreno vede una raffinata geometria multi-link. Le ruote sono da 18 pollici, a sottolineare ulteriormente il carattere sportivo di questa nuova berlina che è espresso anche nell’abitacolo, in particolare per la posizione di guida e la forma della strumentazione mentre, tra le particolarità, ci sono anche gli interni in pelle con cucitura a rilievo e un impianto audio da 425 Watt della Rockford Fosgate. Il tutto in uno stile sobrio, come d’abitudine per le creature di Hammamatsu.
PRIMOGENITA DI UNA NUOVA FAMIGLIA
La Kizashi è fondamentale per la Suzuki perché non è solo un nuovo modello, ma una famiglia completamente nuova che dovrebbe comprendere anche una station wagon, una berlina e forse anche un crossover. Tutte sono state più o meno anticipate dai tre concept che si sono succeduti: Kizashi al Salone di Francoforte del 2007, Kizashi 2 a Tokyo nello stesso anno e Kizashi 3 al NAIAS 2008 di Detroit. Sulla stessa piattaforma inoltre la Casa giapponese sta anche lavorando per quella che sarà la sua prima ibrida.
MEDIA A 3 VOLUMI
La berlina che sta per uscire sembra però fatta apposta per i gusti del mercato americano e di quello asiatico, cinese e per quello indiano prima di tutto dove la Suzuki ha un dominio pressoché assoluto con circa il 60% delle vendite. Per quanto riguarda il mercato europeo, non ci sono prese di posizione ufficiali. Quando la Kizashi fu annunciata circa due anni fa, anche la consociata italiana era sicura del suo arrivo tant’è vero che era stata allertata tutta la struttura commerciale affinché fosse studiata in anticipo e nei minimi particolari il lancio di un prodotto dalla tipologia completamente diversa da quelli storici di Suzuki.
SI E’ ALLENATA AL NURBURGRING
La cosa ora invece sembra raffreddata ed è più verosimile che si punti a derivativi più appetibili per i nostri mercati con altre carrozzerie, in particolare per il crossover che più di tutti potrebbe contare sull’invidiabile capitale d’immagine che la Hammamatsu ha nel settore del 4×4. In ogni caso, la Kizashi è stata vista spessissimo girare sul Nürburgring e questo dimostra che le qualità stradali, elemento essenziale per i gusti europei, sono state particolarmente curate per essere apprezzate anche da noi. La Suzuki ha inoltre un accordo con Fiat per la produzione del nuovo Diesel 2 litri che nel cofano di una vettura di segmento D venduta in Europa ci sta a pennello. La Kizashi sarà comunque prodotta inizialmente presso stabilimento nipponico di Sagara, completamente nuovo e anche questo la dice lunga su quanto questo progetto significhi per l’eclettico costruttore giapponese.
Fonte: Omniauto.it
di auto migliori ce ne sono poche. In Italia io vedo solo la FIAT sedici ad un buon livello.