Benzina finalmente al ribasso, ma per le associazioni dei consumatori non è abbastanza

Dopo mesi di aumenti, finalmente negli ultimi giorni si è assistito ad un calo, seppur minimo, dei prezzi dei carburanti. Ma le associzioni che tutelano i consumatori non ci stanno e promettono battaglia: troppo blandi i ribassi a fronte di un deciso calo del prezzo del petrolio

Partiamo dai fatti: Eni,  leader di mercato, ha ritoccato all’ingiù i prezzi raccomandati della benzina (giù di 2,5 cent euro), del diesel (-1 cent) e del Gpl (-2 cent). Questo ha costrettoi la concorrenza a seguire la stessa linea: e così Shell (-1 cent e -0,5 sul diesel), TotalErg (-0,8 cent), IP (-1,5), Q8 (-1,2) e Tamoil (-0,5) hanno abbassato i loro listini.

Respirano sunque i consumatori che, anche se in modo minimo, vedono finalmente invertirsi la tendenza all’aumento che aveva portato la benzina a sfiorare i due euro al litro.

Ma a il presidente Codacons, Carlo Rienzi, non ci sta ed annuncia un’iniziativa legale sul fronte dei prezzi di benzina e gasolio: “Assolutamente insufficienti i ribassi dei carburanti registrati in queste ore presso i distributori italiani. Come ha sottolineato Nomisma, i listini dei carburanti presentano un sovrapprezzo del tutto ingiustificato pari a 8 centesimi di euro al litro. A fronte di tale dato, i recenti ribassi dei prezzi appaiono del tutto irrisori. Per tale motivo – prosegue Rienzi – questa mattina presenteremo alla Procura della Repubblica di Varese, che su esposto Codacons indaga sui prezzi dei carburanti, una nuova istanza in cui non solo si denuncia il mancato calo dei listini alla pompa, ma si chiede anche il sequestro di quegli impianti che, entro 48 ore, non allineeranno i prezzi eliminando l’ingiustificato surplus”.

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