Nella sigla “Mike and Maaike” si concentrano i nomi dei due fondatori dell’omonimo studio di design industriale che vanta fra i propri clienti Google, Belkin e Xbox. Una delle loro realizzazioni più famose è di certo lo stile del Google G1, il telefono cellulare che promette di dare filo da torcere all’iPhone. Da oggi saranno ricordati anche per la “Autonomobile” o ATNMBL, la loro proposta per un veicolo del 2040 che in assoluta autonomia trasporterà i passeggeri a destinazione. Si tratta ovviamente di una proposta al limite della provocazione, ideata per ripensare il ruolo dell’automobile e sollevare l’uomo dalla necessità di guidare.
PORTAMI A DESTINAZIONE!
Ai passeggeri sarà sufficiente sedersi in questa sorta di salotto mobile e panoramico, rispondere alla domanda posta dal computer di bordo “Dove posso portarti?” e attendere che questa specie di roulotte automatizzata arrivi alla destinazione richiesta. Niente volante, niente acceleratore, né cambio o freni, visto che la ATNMBL pensa a tutto, guidata da un sistema automatico gestito da GPS. Ai passeggeri non resta che rilassarsi, godersi il paesaggio, leggere, chiacchierare, navigare su internet o dormire
LA FORMA E’ FUNZIONE
Avendo perso valenze tipiche dell’automobile come la sportività, la velocità, l’immagine grintosa e il rombo euntusiasmante, l’Autonomobile abbandona le forme classiche delle autovetture così come siamo abituati a vederle e si concede il lusso di prendere una forma utile, più da elettrodomestico che da auto. Un salotto ambulante dove la qualità della vita a bordo è il primo obiettivo deve per forza avere comodi divani su cui sedersi, ampie superfici vetrate per apprezzare il panorama e godere della luce del sole per leggere, mentre la parte meccanica è semplificata al massimo, relegata al puro ruolo funzionale di un motore elettrico per ogni ruota, di un pacco batterie sotto il pavimento (parlare di pianale è un po’ esagerato…) e dei pannelli solari sul tetto. Una semplice superficie traforata davanti e dietro raggruppa tutte le luci e i sensori per la guida robotica.
MOBILITA’ SENZA GUIDA
Il concetto di automobile da guidare viene superato dalla ATNMBL con lo stesso metodo di guida automatizzata già ipotizzata da decenni nel campo della fantascienza ma ancora non approdata sulle auto dei nostri giorni. L’idea di farsi trasportare anziché guidare l’automobile può suscitare perplessità ma sicuramente offre numerosi vantaggi pratici: risparmio di tempo, accesso alla mobilità privata anche per i giovani privi di patente, minori problemi di parcheggio, aumento dell’uso condiviso del veicolo semovente e benefica commistione fra mezzo pubblico e mezzo privato. Di contro, se fattibile dal punto di vista pratico utilizzando GPS e sensori vari, l’Autonomobile perderebbe quel vago e a volte illusorio senso di libertà che ancora lega l’automobilista alla propria vettura ma che tanto fascino esercita sugli appassionati del volante.
TECNOLOGIA AL TUO SERVIZIO
Quasi tutto ciò che la moderna tecnologia offre nel campo dell’elettronica, della telematica e della robotica è stato implementato nella ATNMBL, a partire dalla navigazione automatica assistita da ricevitore GPS, radar, lidar e accelerometri, passando per i sistemi di comando a riconoscimento vocale, il telecomando per impostare le funzioni in remoto, computer di bordo con sistema operativo open source per la gestione del car-sharing e ampio display per ogni tipo di controllo del veicolo. Tutti i comandi sono “drive by wire” e agiscono senza parti meccaniche in movimento, mentre le superfici vetrate hanno un impianto di oscuramento graduale controllato elettronicamente.
Fonte: Omniauto.it