Nove centimetri meno della Punto, uno meno dell’ultima Fiesta: totale 3,94 metri di lunghezza. Dimensioni giuste, quindi, ma anche una linea piacevole e un prezzo adeguato. Con 12.851 euro ci si porta a casa un’automobile moderna ed equipaggiata con tutto quel che serve per viaggiare nel modo più sicuro (di serie Esp e 6 airbag).
L’abitacolo, piuttosto sobrio, è ampio, con la console centrale che domina letteralmente l’ambiente. Il livello di finitura è inferiore agli standard europei, mentre il posto guida è ben impostato con il volante, regolabile in altezza e profondità, che permette di trovare facilmente la posizione più idonea. In ogni caso si sta seduti abbastanza in alto, con una buona visuale sui 360 gradi e con tutti i comandi sotto mano.
Il suo quattro cilindri di 1.2 litri non è particolarmente potente (78 CV), ma assicura comunque prestazioni più che sufficienti per muoversi bene nel traffico di tutti i giorni. Peccato per una certa rombosità, evidente quando ci si avvicina alla zona rossa del contagiri. Meglio, dunque, sfruttarlo a bassi e medi regimi, entro i quali offre buoni consumi, con percorrenze medie comprese fra i 12 e i 15 km/l. Su strada la i20 se la cava bene. La tenuta è elevata, sia sull’asciutto sia sul bagnato, e il comportamento non riserva sorprese neppure quando ci si avventura oltre il limite di aderenza.
Meno positivo, invece, il giudizio sul confort di marcia. Un po’ per la rumorosità del motore, ma soprattutto per la risposta delle sospensioni che s’irrigidiscono parecchio sui fondi sconnessi. Quanto ai freni, l’impianto è ben modulabile e adeguato alla massa e alle prestazioni, come dimostrano gli spazi d’arresto contenuti (si allungano un po’ solo a pieno carico). Nella frenata da 100 km/h su fondi differrenziati (bagnato-ghiaccio), invece, la i20 si è arrestata in 117,6 metri: un risultato solo discreto
Fonte: Quattroruote.it