A ben vedere, pur mantenendo un profilo basso, questa Skoda non può soffrire di complessi d’inferiorità anche nei confronti di modelli ben più quotati. In primo luogo per le dimensioni, che offrono confort in abbondanza, poi per l’incredibile silenziosità di marcia, infine per il ricco equipaggiamento.
Qualche perplessità, semmai, avrebbe potuto suscitarla la scelta della motorizzazione: un turbodiesel di due litri con appena 140 CV per spingere ua vettura da 1667 kg (in condizioni di prova)? Dubbi dissolti non appena preso posto al volante, perché la risposta del motore è subito adeguata.
Scontato un lieve ritardo di risposta ai bassi regimi, il propulsore allunga con buona progressione, senza irruvidirsi troppo quando si avvicina alla zona rossa del contagiri. Con la piacevole conseguenza di non avere mai un tono di voce sgradevole e di fare bella figura con il cronometro in accelerazione come in ripresa. Quando c’è bisogno di un po’ più di elasticità viene in aiuto la buona maneggevolezza del cambio, un sei marce dagli innesti dolci e precisi che consente una discreta velocità di selezione dei rapporti. Tuttavia, considerato che la Casa offre l’opportunità di montare il pregevole cambio automatico a doppia frizione Dsg, il consiglio è di metterlo in preventivo.
La vera sorpresa, però, ce l’ha riservata il pieno al distributore. A velocità costante in autostrada, marciando entro i limiti, si riescono a fare anche più di 15 chilometri con un litro di gasolio. Qualcosa in meno, ma sempre ben sopra gli standard della categoria, nelle altre situazioni di guida. Solo se si esagera un po’ con l’acceleratore e si forza l’andatura le medie calano più rapidamente del previsto.
Semmai il vero problema nasce dal fatto che la vettura si presta a essere guidata anche con un certo brio, ovviamente senza mai snaturarne il temperamento da berlinona su cui potrebbe fare la sua bella figura un autista in livrea. Merito del cambio, di cui abbiamo già sottolineato i pregi, ma anche dello sterzo elettromeccanico, in grado di assecondare gli input del conducente con discreta precisione e sorprendente rapidità. Nonché dell’impostazione delle sospensioni, progettate per offrire un rapporto bilanciato tra agilità, piacere di guida e confort. In sostanza, anche dopo un lungo viaggio si scende dalla Superb riposati, ma mai annoiati.
Parlando di divertimento, come ogni ammiraglia degna di questo nome, anche la Skoda può far conto su un’offerta di equipaggiamenti ai massimi livelli, che, d’altro canto, fa lievitare il prezzo fino a sfiorare i 35.000 euro. Quindi non più così competitivo com’era nelle intenzioni originarie.
Fonte: Quattroruote.it