Concezione tedesca, idee e design italiano. E così da quasi quarant’anno la Volkswagen Golf GTD è la protagonista indiscussa del mercato mondiale, senza aver conosciuto sino ad oggi concorrenza capace di scalzarla. Perché 25 milioni di modelli commercializzati in tutto il mondo sono la prova più concreta di quello che vuol dire aver azzeccato un prodotto vincente.
Allora era stata la salvezza per la Casa tedesca che grazie al torinese Giugiaro reinventò letteralmente il segmento delle compatte, partendo dall’introduzione della trazione anteriore e creando una linea che è andata arricchendosi anno dopo anno di modelli unici, come la prima sportiva GTI che data 1976. Ma già allora si capiva che Golf dettava le mode, non le seguiva, tanto che tutte si sono dovute accodare a lei.
Già la sua prima generazione rivoluzionò il concetto di vettura popolare, rendendola un’emozione pratica, con due cambi a cinque marce e motori che andavano sino ai 1.600 centimetro cubici. E da allora è stata un’escalation, sempre un passo avanti alla concorrenza. Come con la seconda serie, quando arrivò la Syncro dotata di quattro ruote motrici, mentre sulla GTI arrivava il sistema di iniezione elettronico della Bosch.
Da allora in poi si sono modificate le linee, rese più adatte ai tempi arrotondandole, rendendole meno spigolose e più accattivanti, ma non é cambiato il gradimento del pubblico. Golf ha innovato presentando le versioni Bluemotion che hanno aperto una nuova strada nel settore dell’impatto ambientale, per arrivare quattro anni fa alla sesta generazione, che quasi fosse un trait d’union con la prima portava questa volta la firma di un altro designer italiano di prestigio, questa volta Walter De Silva.
Da allora ad oggi la Syncro si è evoluta nei modelli 4Motion, è arrivata anche una versione station wagon alla quale si è affiancata negli ultimi anni anche quella della Golf Plus, dalle dimensioni più generose rispetto alla versione standard. E ancora la versione Cross, quasi una via di mezzo tra un Suv e una monovolume, perfetta anche per la guida fuoristrada.
Oggi l’attenzione va tutta alla Golf VII che dalle prime indiscrezioni sembra avere tutte le caratteristiche per essere vincente e convincente come le consorelle che l’hanno preceduta. Appunto, perché il simbolo di casa Volkswagen non può farsi aspettare, lei va oltre.