Il photored è il dispositivo elettronico di controllo dell’infrazione del passaggio con semaforo rosso. Il passaggio al semaforo rosso costa ad un automobilista una multa di 150 euro più la perdita di 6 punti sulla patente che raddoppiano se si è neopatentati. Quest’infrazione del Codice della Strada è particolarmente pericolosa, per i rischi che può comportare per gli altri veicoli coinvolti e per i pedoni.
Proprio per questo motivo viene sanzionata in modo pesante e se l’infrazione avviene nelle ore notturne, a partire dalle 22.00, l’importo della multa aumenta fino a 200 euro.
Il controllo dell’infrazione al semaforo viene effettuato tramite il photored, un dispositivo tecnologico ad infrarossi che fotografa, come l’autovelox, l’auto che è in transito mentre il semaforo è rosso.
Non sempre le multe al semaforo vengono contestate immediatamente, anche perché a scattarle non è un ufficiale della polizia ma possono essere prodotte in seguito alla segnalazione del photored.
Ma vediamo quale è il margine di errore di questo dispositivo. Prima di tutto il photored, essendo uno strumento elettronico, non può tener conto di alcune circostanze che potrebbero costringere l’automobilista a passare con il rosso. Un caso eclatante è quando una vettura ferma ad un incrocio semaforico per una coda: in questo caso l’automobilista non può aspettare che scatti di nuovo il verde per liberare l’ingorgo, altrimenti sarebbe lui stesso responsabile di un pericoloso blocco della circolazione. Se dunque il verbale si basa esclusivamente sulla fotografia del photored e la multa non è stata contestata immediatamente da un ufficiale della polizia presente in zona, si può fare ricorso con buone possibilità che esso venga accettato. In questi casi il ricorso va presentato entro 60 giorni dalla notifica della contravvenzione dinanzi al Prefetto o al Giudice di Pace competente territorialmente senza che ci sia obbligo di essere assistiti da parte di un avvocato.
Da tenere presente secondo quanto è emerso da una recente sentenza della corte di cassazione, che la multa va annullata se l’azienda che fornisce al Comune il rilevatore a infrarossi, appunto il fatidico photored, non è il produttore dell’apparecchio, ma un licenziatario del sistema tecnologico e, in quanto cessionario dell’originaria approvazione ministeriale, non può legittimamente utilizzare il placet dei Trasporti né i diritti connessi, poiché non sono previste deroghe a favore dei licenziatari.