L’azienda Volkswagen secondo gli analisti per la fine di quest’ anno potrebbe diventarela prima costruttrice al mondo, superando la Toyota che si trova momentaneamente in vetta alla classifica.
L’INARRESTABILE SVILUPPO – Questa crescita avverrà secondo alcuni studi che sono stati pubblicati in prima pagina dal «Financial Times», principale giornale economico-finanziario del Regno Unito.
Questo è ciò che si legge sul quotidiano britannico: «Le previsioni rivelano che la crescita di Volkswagen su tutti i mercati e che i problemi di fornitura della Toyota legati al terremoto di marzo, porteranno il costruttore tedesco in cima alla classifica sia della produzione sia delle vendite». Se ciò avverrà la casa produttrice di Wolfsburg raggiungerebbe con ben 7 anni di anticipo un risultato sperato per il 2018 ottenendo così un successo del tutto inaspettato. A dare un forte impulso a questo sviluppo è soprattutto il mercato cinese ma non solo, infatti anche in Europa, dove le vendite sono generalmente stazionarie , è stato registrato un +8%, raggiungendo così nella prima metà dell’anno 4 milioni di unità, e si pensa che per fine anno saliranno a quota 8.
IL PIANO D’INVESTIMENTI – Negli scorsi mesi, i dirigenti Volkswagen avevano più volte rilasciato dichiarazioni con le quali non nascondevano la forte volontà del gruppo automobilistico tedesco di diventare in pochi anni il primo produttore di auto al mondo in termini di volume, superando l’attuale leader Toyota. La modernizzazione e l’evoluzione degli impianti è fondamentale in questo momento, ma lo è altrettanto l’investimento in nuove tecnologie come la propulsione elettrica e ibrida, campi in cui proprio la rivale Toyota è al vertice. Per questo una parte degli investimenti compresi nel piano 2011-2015 della Volkswagen saranno dedicati a questo scopo. La casa automobilistica ha infatti rivelato che nella arco di tempo compreso tra il 2011 e il 2015 investirà ben 51.6 miliardi di euro di cui all’incirca 30 miliardi saranno spesi per la creazione di nuovi modelli di auto e almeno 15 negli stabilimenti tedeschi, nonostante l’azienda ultimamente si sia soffermata soprattutto sui mercati asiatici poichè sono quelli in crescita. «Stanno facendo un ottimo lavoro», commenta Nigel Griffiths analista di IHS Automotive, «sono forti in Cina e lo stanno diventano anche negli Usa dove non hanno mai brillato». Per la casa di Wolfsburg è previsto quindi, stando a tali dati, un periodo pieno di soddisfazioni del tutto meritate.