È una delle novità più importanti del New York Auto show, che da qualche anno a questa parte attira un numero sempre maggiore di costruttori. La nuova Jeep Grand Cherokee, in arrivo nel 2011, è cambiata parecchio: il pianale da cui deriva è quello della Mercedes ML, un’eredità del matrimonio, fallito, fra la tedesca Daimler e l’americana Chrysler.
I designer hanno ristilizzato l’anteriore con un nuovo taglio delle luci e una calandra più sottile. Nella parte posteriore spiccano i gruppi ottici longitudinali e un nuovo portellone, mentre vista di profilo la Suv statunitense ora sembra strizzare l’occhio alle tendenze del momento: meno fuoristrada e più crossover. In realtà è solo un’impressione perché la tradizione off-road del marchio non è stata intaccata.
Le sospensioni pneumatiche Quadra consentono di impostare cinque diverse modalità: si va dal fuoristrada più estremo (l’assetto della vettura si solleva di parecchi centimetri) alla funzione Park che abbassa il veicolo per permettere di salire a bordo più facilmente, all’Aero mode che riduce l’altezza da terra di ben 11,4 cm per diminuire il carico areodinamico e quindi risparmiare carburante durante le lunghe percorrenze.
Fra le chicche tecnologiche c’è anche il rinnovato sistema di controllo elettronico della trazione Select-Terrain, che interviene sul motore, sull’impianto frenante, sulla trasmissione e sulle sopensioni per regolare i parametri in base al tipo di terreno che si va ad affrontare: fango, neve, rocce, oppure si può impostare la modalità automatica e lasciare che faccia tutto da solo.
Per il mercato americano i motori sono due: il V6 di 3.6 litri da 280 CV con cambio automatico a cinque rapporti, oppure il poderoso Hemi V8 di 5.7 litri da 360 CV con 520 Nm di coppia a disposizione. Lo spazio all’interno dell’abitacolo è cresciuto dell’11% rispetto all’attuale generazione della Grand Cherokee grazie al passo di 2,9 metri e alle misure esterne che hanno guadagnato 4,5 cm in lunghezza e ben 7 in larghezza.
Fonte: Quattroruote.it
