Si può affermare ormai che il progetto della mobilità sostenibile sia uno degli obiettivi principali dell’Occidente industrializzato, tuttavia non tutti gli individui sono pronti ad esporsi in prima linea acquistando un veicolo ecologico.
Secondo l’indagine effettuata dallo studio “Unplugged: Electric Vehicle realities versus consumer expectations”, a oggi solo tra il due e il quattro per cento degli automobilisti mondiali sarebbero disposti a muovere il primo passo verso l’acquisto di un’automobile a propulsione elettrica: potrebbe sembrare una percentuale esigua, se non si considera che ultimamente gli acquirenti sono sempre più interessati a ridurre i consumi sia economici, sia per quanto riguarda le risorse naturali. L’incremento del costo del carburante, infatti, è una delle motivazioni che ha convinto alcuni dei consumatori a preferire il motore ecologico piuttosto che quello Diesel o a scoppio.
Gli ostacoli maggiori che si oppongono tra il consumatore e l’auto elettrica sono stati registrati dall’indagine in questione: fra le principali esigenze non soddisfatte compaiono la comodità e l’autonomia della ricarica, nonché i costi del veicolo, ancora troppo elevati. Pare infatti che tra gli automobilisti dei 17 paesi intervistati il tempo di ricarica non debba superare le due ore, e le distanze coperte con un solo “pieno” debbano essere ottimizzate ulteriormente.
Un ruolo determinante per indirizzare i consumi e le preferenze dei cittadini lo svolgeranno le istituzioni politiche, le quali dovranno sostenere la ricerca scientifica riguardante lo sviluppo dei motori elettrici, e promuovere la loro diffusione. In questa direzione vanno i provvedimenti presi a Firenze, come la sostituzione del parco macchine a disposizione del comune con vetture elettriche, e numerose agevolazioni per i privati cittadini che le acquisteranno. Benché queste siano decisioni locali e dunque limitate, dimostrano comunque un progresso reale e concreto verso la realizzazione della mobilità sostenibile.