Ecco i dati forniti dal Centro Studi Promotor GL events: l´inflessione non equivale però ad un risparmio per gli italiani.
La crisi economica e prezzi dei carburanti alle stelle incidono nelle tasche degli italiani e si ripercuotono sui bilanci di compagnie petrolifere. Da gennaio a giugno 2012 i consumi di benzina in Italia sono calati del 10,3% e quelli di gasolio del 9,4%: il calo complessivo è dunque del 9,7%, un’inflessione che non si registrava dal 1955. A rivelarlo il Centro Studi Promotor GL eventsche ha analizzato i dati dell’Anfia. Ma il calo, sempre secondo la ricerca, non equivale ad un risparmio da parte degli italiani, perchè alla contrazione dei consumi ha fatto da contraltare un aumento della spesa: nel primo semestre 2012 la stessa è comunque salita a 33,5 miliardi di euro, con un incremento dell’8,8% per l’acquisto di benzina e gasolio.
Il calo dei consumi è stato infatti più che compensato dalla crescita dei prezzi. Il prezzo medio della benzina nel primo semestre 2012 è aumentato del 17,66% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre per il gasolio è stato del 21,63%. Il tutto di pari passo con la crisi del mercato dell’auto, dove le vendite nel primo semestre sono calate del -19,7% per le autovetture e del -37,9% per autoveicoli commerciali, industriali ed autobus. Su tutto pesa l’incremento del gettito fiscale: 18 miliardi totali, che tradotti significano un aumento del 18,6%, dovuto a un maggior prelievo fiscale (del 23,93% per la benzina e di ben il 35,05% per il gasolio). In calo, invece, la parte destinata alle compagnie petrolifere e alla distribuzione. Sono 15,5 miliardi totali con una diminuzione dello 0,8% rispetto al primo semestre dello scorso anno.