Negli ultimi anni sono state rimosse tantissime strisce per fare largo a semafori e dissuasori, definiti molto più efficaci. LE STRISCE SONO MENO VALIDE – Esistono già da 60 anni e ora hanno un futuro molto incerto. Parliamo delle strisce pedonali, quelle bianche che si trovano sull’asfalto, e che ora si usano sempre più raramente.
In Inghilterra per esempio,oltre mille strisce sono state rimosse negli ultimi cinque anni per dare spazio ad attraversamenti pedonali regolati da semafori o da lampeggianti.
Se i Beatles fossero ancora vivi, chissà come avrebbero immaginato la mitica copertina di «Abbey Road», che è indubbiamente l’incrocio più famoso del mondo.Le strisce pedonali furono introdotte per la prima volta nel Regno Unito nell’anno 1951 nella cittadina di Slough, nel Berkshire, al fine di regolare il flusso dei pedoni, che a quei tempi era abbastanza caotico e disordinato. Oggi le strisce sono considerate «inefficaci in un mondo che va molto più veloce di 60 anni fa, in cui gli automobilisti sono sempre più impazienti». Testimonianza di Andrew Hammond, responsabile delle sicurezza del «AA», l’ente inglese preposto al soccorso stradale.C’è anche da dire che le multe per chi non rispetta i semafori in Inghilterra sono abbastanza basse, 60 sterline circa.
«Funziona molto di più una luce rossa che intima di fermarti», continua Hammond. In parecchi villaggi le amministrazioni preferiscono i dossi e i dissuasori per rallentare il traffico, che sono considerati mezzi considerati molto più efficienti. «Le strisce pedonali continueranno ad avere un ruolo in alcuni centri urbani delle grandi metropoli, ma nei paesi più piccoli si estingueranno presto».A innalzare un muro corposo fra passato e presente c’è anche una questione cromatica: sono sempre di più, infatti, gli attraversamenti pedonali contrassegnati da strisce non più bianche ma gialle, rosse o blu, che secondo gli esperti del traffico sembrano essere molto più visibili.