L’European Transport Safety Council sottolinea come in Europa la normativa per la sicurezza stradale proceda ancora troppo lentamente.
Il monito arriva dal rapporto Road Safety PIN Flash n.16, che lancia una sorta di allarme rispetto all’esasperante lentezza che si continua a registrare nel campo della sicurezza stradale da parte degli stati membri.
Dal rapporto emergono, altresì le principali cause della mortalità sulle strade che sembrano ravvisarsi in tre situazioni cruciali: guida in stato di ebbrezza, mancato rispetto dei limiti di velocità e poca osservanza rispetto all’utilizzo della cintura.
Basterebbero poche piccole regole per poter migliorare la sicurezza degli autonomisti, affermano gli esponenti dell’associazione, che hanno puntato il dito in un momento cruciale dal pèunto di vista politico, in quanto proprio in questo periodo l’Unione Europea sta definendo il piano di interventi decennale da inserire nel IV Road Safety Action Programme.
Sembra che tutti i paesi europei non abbiano disposizioni di leggi efficaci per poter frenare la mortalità sulle strade, con unica esclusione della Francia che ha apportato significative riduzioni rispetto alla velocità media.
L’Etsc stima, infatti, che basterebbe una riduzione media della velocità di appena 1 km/h per evitare oltre 2.200 morti l’anno.
Un numero che di certo non può essere ignorato!
Medesima situazione per quanto attiene all’utilizzo delle cinture ancora troppo poco utilizzate dagli automobilisti europei, mentre unico aspetto che comincia realmente a registrare dati positivi, sembra essere la guida in stato di ebbrezza, in quanto i governi europei sembrano essersi impegnati con la politica di tolleranza zero che ha portato alla prevenzione di numerosi incidenti stradali.