Al momento è tutto bloccato, ma non è detto che lo sia in eterno. Perché il Gruppo Fiat-Chrysler non può mandare a monte i suoi marchi, ma deve attendere i risultati della terza trimestrale che arriveranno ad inizio ottobre per capire se e quali progetti mandare avanti. E fra questi c’è anche quello per la nuova Alfa Romeo Giulia.
La nuova fiammante Alfa Romeo, la Giulia, che riesuma un nome dal passato del famosissimo Biscione, come ha già fatto quest’anno la mitica Giulietta, utilizzerà lo stesso pianale di questa appena citata: i tecnici della casa automobilistica del Gruppo Fiat (Fiat S.p.A., per i più puntigliosi) l’hanno modificato per aggiungervi centimetri posteriori.
Il Friuli Venezia Giulia è una delle poche regioni che sta mettendo in atto una vera e propria “guerra” contro il caro carburate. A partire dall’1 novembre sarà infatti in vigore un piano di incentivi all’acquisto di benzina e gasolio che permetterà ai residenti di ottenere uno sconto alla pompa di 12 e 8 centesimi al litro.
Le difficoltà relative al contratto Fabbrica Italia rappresentano un pericolo per la realizzazione dei progetti Alfa, che culmineranno con lo sbarco del Biscione negli USA? Pare proprio di no.
I collaudi effettuati su un muletto della Giulietta chiariscono la questione: Fiat prosegue con i piani originari senza indugio.
Le prossime Alfa Romeo Giulia e Lancia Flavia previste per il 2013 saranno prodotte in America negli stabilimenti della Chrysler. Lo ha comunicato la stessa Fiat nel recente piano industriale presentato alcuni giorni fa, più dettagliato e aggiornato rispetto quello dell’aprile 2010.
Sergio Marchionne starebbe valutando l’ipotesi di produrre una nuova vettura a marchio Alfa Romeo in Canada nell’impianto dell’Ontario che produce già le vetture su base LX come la Chrysler 300C/Lancia Thema e la Dodge Charger. Si tratta di una strategia che permetterà un aumento delle vendite del marchio Alfa in America.
Servono ben 900 milioni di euro da investire per la progettazione e la produzione della futura Alfa Romeo Giulia, la berlina sportiva destinata a far concorrenza alle BMW Serie 3, Audi A4 e Mercedes Classe C nonché alle ultime proposte come la Volvo S60 e Lexus IS che piacciono soprattutto al pubblico europeo ed americano.
Il ritorno della Alfa Romeo Giulia è ormai prossimo. L’obiettivo dell’Alfa Romeo è quello di conquistare fette di mercato da conquistare a scapito delle rivali europee di segmento C, soprattutto tedesche.
Il 2012 sarà un anno cruciale per il marchio Alfa Romeo poichè è previsto il ritorno in numerosi mercati americani: Stati Uniti, Messico, Canada e Brasile sono quelli di maggiore importanza e il Gruppo Fiat prevede l’inizio della commericializzazione dei modelli dalla primavera del 2012 partendo anche con una produzione locale.
Quelli che verranno saranno dei mesi incredibilmente importanti per la casa milanese Alfa Romeo. La storiche auto del biscione hanno da poco festeggiato un anniversario importante e stanno uscendo da un periodo di nera crisi, ma ora Harold Webster, amministratore delegato della casa di Arese, guarda con ambizione al futuro.
Per chi non è più un ragazzino il nome Alfetta rievoca una delle Alfa Romeo più innovative del dopoguerra, che segnò una forte rottura con i modelli precedenti. Ebbene, la Alfa Romeo Alfetta potrebbe tornare a partire dal 2012.
Bisogna dire che i programmi di Alfa Romeo appaiono tutt’altro che stabiliti: lo stesso Marchionne non ha certezze sul futuro di quest’auto, nemmeno riguardo al telaio che la vettura adotterà. Le possibilità sono di utilizzare una piattaforma già in uso, ipotesi sicuramente poco affascinante, o di far derivare la nuova Alfetta dal telaio di una berlina Chrysler, con cui condividerebbe anche parte dei componenti.