Chrysler potrebbe abbandonare definitivamente alle denominazioni numeriche per ritornare ai tradizionali nomi. Una scelta che potrebbe essere adottata già dalla fine del prossimo anno con il rinnovo del segmento C della casa americana e proseguire nel 2013 in avanti con le nuove generazioni di 200 e 300C.
Lo scorso anno la casa americana ha presentato il modello Chrysler 200, una berlina di segmento D nata dal restyling della vecchia Sebring. La Sebring è stata una vettura molto criticata per il design e la scarsa qualità e Sergio Marchionne, l’AD di Fiat e Chrysler decise di rinnovare la vecchia Sebring aggiornandola sia esteticamente che nei contenuti e per non ricordare troppo la vecchia versione cambiò nome. La 200 però non si sta dimostrando un grande successo e la clientela lamenta ancora numerosi difetti per via della qualità ancora non all’altezza delle concorrenti èpiù recenti quali le Ford Fusion versione USA, la Buick Regal, le Hyundai Sonata e Kia Optima. Così la 200 sarà sostituita nel 2013 da una vettura completamente nuova basata sulla piattaforma della Giulietta allungata.
La nuova 200 dovrebbe chiamarsi Nassau, nome già registrato ad inizio 2011 dalla Chrysler i cui brevetti del modello sono già stati depositati. Da questa deriverà anche la gemella a marchio Lancia, la nuova Flavia, che debutterà in contemporanea al lancio della Nassau quindi nel 2013. Ma non è tutto: l’erede della Chrysler 300C anch’essa cambierà nome probabilmente in Chrysler Imperial. La Imperial è stata una vettura top di gamma della casa americana, vettura degna di essere una concorrente di Rolls Royce, Bentley e Bugatti ma anche le più lussuose Daimler, Jaguar e Maserati. La Imperial era già stata rispolverata come concept qualche anno fa, e la denominazione potrebbe essere ripescata.
Infine si aggiunge la compatta di segmento C. Quest’ultima sarà la gemella della prossima Lancia Delta prevista tra fine 2012 e inizio 2013 e dalla sorella Lancia potrebbe ereditarne anche il nome perché Delta è una denominazione abbastanza comune e chiara nel linguaggio inglese. Inoltre Delta potrebbe essere adottato anche per la gemella a marchio Chrysler perché già l’attuale versione viene venduta da qualche giorno sui mercato anglosassoni come Chrysler Delta e quindi le due case potrebbero mantenere come unica denominazione e differirle a seconda dei mercati col marchio sulla calandra. Riutilizzando il nome Delta si potrebbe anche sfruttare l’immagine sportiva dell’antenata del 1979 vittoriosa nei rally per rilanciarne un’erede in chiave sportiva. Oltre ai modelli Nassau, Imperial e alla Delta è da ricordare la Town&Country, ovvero la versione americana della Grand Voyager e la prossima crossover il cui nome ancora non è noto.