Audi A4 2.0 TDIe berlina e Avant

La versione “eco” al prezzo di quella tradizionale.
Debutta a giugno l’A4 “e”, variante a basso impatto ambientale della berlina media che segna l’avvio del programma Audi per abbattere del 20% i consumi medi della gamma entro il 2012.

Un primo passo che ha consentito un calo del 7,5% delle emissioni di CO2 di un’unica versione permettendo al modello dei “quattro anelli” di raggiungere la concorrenza più accreditata in tema di rilascio di gas serra.

Diversamente da quanto prospettato con la concept “e” presentata al Salone di Parigi 2008, la scelta della versione da rendere più efficiente non è caduta sul motore da 2 litri turbodiesel da 88 kW/120 cv, ma sulla sua variante più potente da 105 kW/143 cv. Un’opzione che ha limitato il raggiungimento di livelli di emissioni ancora più contenuti (la concept era accreditata di 105 g/km) per “accontentarsi” di scendere sotto la soglia che consente l’accesso agli ecoincentivi governativi. Per ottenere la riduzione del 7,5% che porta il rilascio allo scarico di CO2 da 134 a 124 grammi/km Audi è intervenuta su più fronti. La principale novità riguarda l’adozione del dispositivo Start/Stop che “taglia” di 0,2 l/100 km i consumi e di 5 g/km le emissioni. Altri interventi riguardano l’inserimento del sistema di recupero dell’energia cinetica in fase di decelerazione e la modifica della gestione elettronica, ottimizzata per una maggiore efficienza ma “responsabile” del calo della potenza massima da 105 a 100 kW (136 cv).

Viceversa, rimane invariata la coppia massima di 320 Nm disponibile tra 1750 e 2500 giri/minuto. Riduzione delle emissioni arrivano anche dall’allungamento del 5% dell’ultimo rapporto del cambio a 6 velocità e da migliorie aerodinamiche, come il rivestimento sottoscocca, la parziale chiusura della griglia del radiatore e l’assetto ribassato di 20 millimetri. Introdotto di serie anche il computer di bordo con consigli di “ecoguida” che suggerisce i giusti rapporti da utilizzare per contenere i consumi e, di conseguenza, le emissioni. Il risultato, come detto, è il rilascio di 124 g/km di CO2 equivalenti a un consumo medio di 4,8 l/100 km (contro i 5,1 della 143 cv). Si tratta di valori in linea con quelli della Bmw 318d (123 g/km e 4,7 l/100 km) che non vanta nessuna etichetta ecologica.

Dati che salgono a 129 g/km e 4,9 l/100 km per la variante station wagon Avant (contro i 125 e 4,8 della Bmw Touring). Sul fronte ecologico sono da segnalare anche la presenza di serie del filtro antiparticolato e l’omologazione Euro 5. Da apprezzare che le prestazioni rimangono pressoché invariate (215 km/h di velocità massima, 9,5” per lo scatto 0-100 km/h, 0,1” in più della 143 cv) e che il listino è identico alla versione tradizionale che, però, non usufruisce degli incentivi di 1500 euro. Il prezzo della berlina parte da 33.680 euro (la Bmw 318d da 105 kW costa 33.420), quello della Avant da 35.230 euro (contro i 34.920 della Touring), ai quali si devono aggiungere altri 2100 euro se si desiderano le versioni Advanced e la Ambiente.

Doveroso citare che la 2.0 TDI da 88 kW/120 cv, in vendita nelle versioni Start (28.500 euro la berlina, 30.050 l’Avant) e Plus (29.800 e 31.350 euro), costa molto meno (anche per il minore equipaggiamento) e ha qualità ambientali non troppo inferiori alla “e”: 129 grammi/km di rilascio di CO2 (quindi può usufruire delle agevolazioni statali) e 4,9 l/100 km di consumo medio.

Fonte: Autoambiente.com

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