La notizia era preannunciata ma in queste ore va assumendo consistenza sempre maggiore: il costruttore italiano De Tomaso è in procinto di cambiare proprietario, passando nelle mani di un gruppo cinese. Ma, a quanto sembra, i posti di lavoro in Italia non sono a rischio.
Hotyork Investment Group, questo è il nome del partner cinese che è pronto a rilevare la maggioranza della De Tomaso dalla famiglia Rossignolo. Il gruppo asiatico ha costituito allo scopo una nuova società italiana, la “Car Luxury Investment”, mentre la gestione aziendale rimarrà nelle mani del management italiano.
Il passaggio di proprietà dovrebbe essere propedeutico all’avvio della produzione della Deauville, la nuova berlina di lusso che la Casa vorrebbe commercializzare in tutto il mondo. La buona notizia è che la produzione della Deauville sarà confermata negli impianti ex Pininfarina di Grugliasco ed ex Delphi di Livorno, che danno lavoro ad oltre mille persone, già in cassa integrazione da alcuni mesi. Infatti Qiu Kunjian, presidente della Hoytork , ha dichiarato di “credere nel piano finanziario presentato dalla famiglia Rossignolo” e di voler “sviluppare la produzione negli stabilimenti in Italia, garantendo i posti di lavoro attuali”.
Ma la notizia non scalda i sindacati, preoccupati al momento soprattutto dal blocco dei sussidi. Il responsabile Uilm Giuseppe Anfuso si mantiene cauto: “Aspettiamo di incontrare i nuovi proprietari e nel frattempo ricordiamo a loro, così come ai vecchi, che ci sono tre priorità: gli stipendi ai lavoratori, avviare i corsi di formazione, garantire una vera ripresa industriale”. Nel merito è intervenuta anche l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte Claudia Porchetto: “Ora confido che in tempi brevissimi la famiglia Rossignolo voglia partecipare ad una riunione con Istituzioni e sindacati per comprendere appieno l’operazione e spero che celermente venga confermata la data dell’assemblea dei soci che dovrà sancire l’entrata in Società del nuovo partner. Come sempre ribadisco che per la Regione sono fondamentali il mantenimento dei livelli occupazionali e l’avvio dell’attività produttiva sul territorio piemontese” .