Ci sono delle recenti novità riguardo all’ Rc auto che vale la pena menzionare.All’interno del decreto liberalizzazioni ci sono gli emendamenti sul danno alla persona che sono stati approvati in commissione Industria al Senato. Riguardano le lesioni lievi, come il colpo di frusta da incidente stradale in materia di Rc auto.
LA NOVITA’ – E’ stato ideato un nuovo modo per cercare di frenare la sempre più crescente disonestà degli automobilisti italiani.Molti senatori, infatti, hanno proposto di aggiungere all’articolo 32 un comma: rendere non più rimborsabile le lesioni di piccola entità non riscontrabili attraverso accertamenti clinici e strumentali; solo se la lesione si evince dagli esami, può scattare il risarcimento; il dolore non è più sufficiente a ottenere il rimborso.Stefano Mannacio, presidente del Cupsit (Comitato unitario patrocinatori stragiudiziali italiani, un’associazione senza fini di lucro), si rammarica della decisione della commissione Industria: “Evidentemente, il lavoro di lobbying svolto dalle Assicurazioni è stato troppo forte da contrastare: si noti che gli emendamenti-fotocopia sono null’altro che quanto chiedeva l’Ania, la Confindustria delle Compagnie”. Ora il testo passa al vaglio del Senato, ma a meno di miracoli verrà approvato così come vuole la commissione Industria. In questo caso, sottolinea Mannacio, “si aprirà un baratro per l’equità del risarcimento del danno alla persona: attenzione, ballano anche le lesioni pesanti, non solo quelle lievi, giacché si sottovaluta l’importanza dello stress psicofisico a seguito delle ferite e dei traumi da incidente”.
IL RISARCIMENTO SPECIFICO – Non passa invece il risarcimento specifico; in commissione Industria è stato soppresso il comma 2 dell’articolo 29 del Decreto liberalizzazioni: in alternativa ai rimborsi per equivalente, sarebbe stata facoltà delle Compagnie offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. Se il risarcimento fosse stato accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore ai due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, l’indennizzo monetario per equivalente sarebbe stato ridotto del 30%. Per ora, hanno vinto i carrozzieri, contrari a questa norma.