Sarà Bosch a fornire la tecnologia ibrida per Porsche, Volkswagen e Peugeot. Dopo le indiscrezioni, è stata la stessa azienda fornitrice di componenti per automobili a confermare la notizia. Si tratterà tuttavia di due sistemi ben diversi per architettura e tipologia, così come diversi lo sono per stadio di sviluppo.
Cominciamo da quello più avanzato, destinato dapprima alla Porsche Cayenne e alla Volkswagen Touareg composto dal V6 3 litri TSI con iniezione diretta e compressore volumetrico da 333 CV e 440 Nm (lo stesso dell’Audi S4 e della S5 cabriolet) e da un motore elettrico da 38 kW (52 CV) e 300 Nm. Quest’ultimo è alimentato da una batteria posizionata sotto il piano del vano di carico che è del tipo Ni-Mh (Nickel metal-idruro) composta da 240 celle, pesa 70 kg, eroga corrente a 288 V, ha una capacità di 5,5 Ah ed una potenza di 38 kW. È prodotta dalla SB LiMotive, la joint-venture paritaria da 500 milioni di euro che la Bosch ha stabilito con la Samsung per sviluppare e produrre batterie per autotrazione tra cui quelle al litio, destinate agli ibridi plug-in e alle elettriche del futuro.
Lo schema prevede che il motore elettrico sia inserito tra il V6 e il cambio automatico a 8 rapporti con l’interposizione di una frizione di innesto mantenendo il resto della catena cinematica, sistema di trazione integrale incluso e possibilità di usare il cambio a emissioni zero. Il motore elettrico offre la sua spinta supplementare in accelerazione e ripresa, ma sa spingere la vettura anche da solo, alle basse velocità e fino a quando la batteria mantiene almeno il 19% della carica. Per non indurre il cosiddetto “effetto memoria”, il limite massimo di ricarica è fissato nell’80%. Tutto è visualizzato sia sul display piccolo della strumentazione oppure attraverso lo schermo del sistema multimediale. Il motore elettrico funge anche da motorino d’avviamento per lo stop&starte da alternatore per il recupero di energia, fase che però avviene con una logica particolare: mai in rilascio ed in frenata solo con il pedale premuto fino a 10 mm, oltre vuol dire sprecare l’energia cinetica. A parte questa particolarità, la Cayenne e la Touareg ibride promettono scintille: entrambe infatti saranno capaci di raggiungere 240 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi consumando 9 litri/100 km. Davvero niente male per bestioni di queste dimensioni. Il sistema, che debutterà nel 2010, sarà poi anche patrimonio della Panamera e sarà applicato anche sull’Audi Q5, ma forse anche su una berlina con i Quattro Anelli.
Meno si sa invece del sistema ibrido destinato a debuttare nel 2011 sulla Peugeot 3008. Sarà composto da un Diesel 2 litri da 163 CV insieme a un elettrico da 27 kW (37 CV), per un totale di 200 CV, alimentato da una batteria Ni-Mh e posizionato al retrotreno che avrà una doppia funzione: spingere da solo la vettura in città a bassa velocità con emissioni zero oppure agire insieme al motore a gasolio per offrire una spinta supplementare in accelerazione o trasformare il crossover francese in una trazione integrale senza albero di trasmissione, come la Lexus RX450h. Il prototipo Prologue HYmotion4, che ha anticipato al Salone di Parigi proprio la 3008, promette un ottimo bilancio tra prestazioni e consumi con emissioni di CO2 pari a 109 g/km. Tutto fa supporre che le promesse saranno mantenute e che questo sistema sarà utilizzato anche su altre autovetture del gruppo PSA.
Fonte: Omniauto.it