La proposta di Altran (gruppo da 1,4 miliardi di euro di fatturato nel solo 2012, con crescente impegno nel mondo automotive) è una piattaforma che ad oggi è un concept, ma che è pronta per l’adozione come servizio “chiavi in mano”.
La piattaforma prevede una integrazione completa tra l’auto, i sensori di input previsti e le periferiche output integrate. Sarà sviluppata su hardware Intel e sistema operativo MeeGo 1.2, per cui la nuova piattaforma Altran è in grado di creare un vero e proprio ecosistema informatico che disloca il proprio baricentro sull’autoveicolo.
La dimostrazione ha consentito di verificare come si possano ad esempio connettere contenuti tra uno smartphone ed i monitor di bordo (tramite tecnologia DLNA), così come sia possibile avviare un brano musicale dislocato sullo smartphone pur controllandone la riproduzione dai pulsanti a volante.
Ma la gestione multimediale è soltanto la base del lavoro portato avanti da Altran, le cui finalità sono quelle di evolvere il concetto di sistema “embedded” per portarlo ad un livello di maturazione ulteriore. L’idea è quella per cui il sistema operativo di bordo sia in grado di gestire anche operazioni complesse, e tutto ciò anche tramite applicazioni in grado di interagire con i feedback che l’auto è in grado di restituire al sistema.
Il controllo delle marce azionate e dei giri motore, ad esempio, può essere gestito da una applicazione quale “Green Driving”, ove vengono elargite al guidatore consigli di guida utili a ridurre consumi ed inquinamento. Ma il limite è soltanto nell’immaginazione: il sistema è potenzialmente in grado di raccogliere informazioni ulteriori quali rallentamenti o brusche frenate, inviando il tutto ad un server “cloud” per poi diramare allarmi o segnalazioni ad altri veicoli dotati del medesimo sistema e potenzialmente interessati dal medesimo percorso e dai medesimi ostacoli.