Siamo alle solite, il prezzo del carburante è ancora in rialzo e gli automobilisti sono di nuovo costretti a pagare un prezzo maggiorato per ogni km percorso.
Dai dati pubblicato emerge che:
- la benzina del gruppo ENI è aumentata di 1 centesimo (1,845 euro al litro),
- la benzina della Esso di 0,5 cent(1,822 euro a litro)
- la benzina della Ip costa1,83 euro per ogni litro
- la Q8 aumenta i prezzi di 1 centesimo arrivando a 1,837 euro a litro
- la TotalErg, con uno aumento speculare arriva a 1,845 euro per litro.
Anche il gasolio è aumentato e precisamente l’Eni ha raggiunto un prezzo maggiore di 1 cent ed è arrivato a costare esattamente 1,734 euro a litro.
Aumenti anche per la Esso di 0,5 centesimi (1,729 euro a litro), mentre il diesel Q8 è cresciuto di1 cent (1,734 euro a litro).
Cosa ha portato a questi aumenti?
Il motivo sarebbe, secondo i media nazionali, alle tensioni sociali che starebbero colpendo l’Egitto, ma il Codacons, dal canto suo, ha fatto sapere che si tratta di un comportamento decisamente poco corretto, per cui il carburante che è stato venduto oggi è stato acquistato dalle compagnie prima della grave situazione egiziana e quindi non dovrebbe presentare aumenti.
Nel frattempo, continua la caccia ai distributori no logo e al prezzo migliore per cercare di subire il meno possibile un comportamento sleale al quale noi automobilisti siamo abituati da tempo, basti pensare che sulle accise grava ancora la guerra in Abissinia.