A “inizio estate” arriverà la berlina, a novembre Sports Tourer: stiamo parlando della Insignia EcoFlex, versione ottimizzata per avere consumi ed emissioni più contenuti. Rispetto alle versioni tradizionali i modelli “verdi” riducono del 13% il rilascio di CO2, percentuale che consente anche alla familiare di scendere sotto il limite di 140 grammi/km di CO2.
Per la precisione le emissioni della berlina scendono da 156 a 136 grammi/km, quelli della wagon da 159 a 139, con consumi rispettivi di 5,3 e 5,2 l/100 km. Risultati buoni considerando anche la brillantezza del propulsore 2.0 CDTI a gasolio, omologato Euro 5.
L’unità eroga 118 kW/160 cv e coppia massima di 350 Nm a 1750 giri/minuto che salgono a 380 per brevi periodi grazie alla funzione overboost. Una brillantezza peraltro resa necessaria dalla massa elevata della vettura, attorno ai 1600 kg a vuoto. Lo scatto 0-100 km/h segna infatti un valore di 9,5 secondi per la berlina e 9,9 per la wagon, certamente soddisfacente per un uso normale ma ben superiore agli 8,3/8,5 della più potente e leggera Bmw 520d di dimensioni simili e che vanta consumi ed emissioni coincidenti. Buone notizie sul fronte aerodinamico grazie a una serie di interventi tra cui l’abbassamento dell’assetto: il coefficiente di penetrazione migliora ancora, confermato da una velocità massima di 215 km/h contro i 212 (221 contro 218 per l’ancor più profilata berlina, con l’ottimo Cx di 0,26 per la EcoFlex) della 2.0 CDTI normale. Rispetto a questa la EcoFlex costa 400 euro in più a parità di equipaggiamento; in base ai dati del consumo combinato la differenza di prezzo è ammortizzabile in circa 50.000 km. Una percorrenza, questa, corrispondente a una tonnellata in meno di CO2 rilasciata nell’atmosfera. Il merito della maggior efficienza va a una serie di interventi che comprendono, oltre alle citate migliorie aerodinamiche, l’allungamento dei rapporti di trasmissione e l’adozione di pneumatici Michelin a basso attrito di rotolamento. Importante, secondo Opel, anche la riduzione delle emissioni nocive grazie alla tecnologia proprietaria CleanTech: il controllo preciso del tipo di miscela aria/gasolio/gas di scarico ricircolati, ottenuto con l’ausilio di sensori di pressione molto precisi, permetterebbe di ridurre del 20% le emissioni allo scarico di ossidi di azoto (NOx).
Fonte: Autoambiente.com