Ford punta a rinnovare fra il 70 e il 90% della sua gamma di veicoli commercializzati in Nord America, Europa, Asia-Pacifico e Africa entro il 2012.
A diffondere la notizia è stato il responsabile finanziario, Lewis Booth, dichiarando che l’obiettivo della Casa di Dearborn è quello di cambiare tutti i modelli entro il 2014. L’unica delle big three che non ha fatto ricorso agli aiuti di Stato ha già ridotto di 14-15 miliardi di dollari i costi strutturali del Gruppo rispetto al 2005 e ha abbassato del 60% quelli per i nuovi veicoli.
Secondo il direttore ricerca di Deloitte, Rod Lache, se l’azienda riuscirà a mantenere costanti gli attuali tassi di riduzione dei costi e se le condizioni dei mercati dovessero continuare a crescere, il ritorno al break-even della società porrebbe concretizzarsi già entro la fine dell’anno.
Booth ha aggiunto che, nel giro di cinque anni, Ford sarà in grado di costruire 680 mila esemplari su un’unica piattaforma contro i 345 mila di oggi e che di conseguenza il 78% dei suoi volumi di vendita globali deriveranno proprio da questa piattaforma, rispetto al 29% del 2007. “In questa delicata fase di recessione mondiale – ha spiegato Booth – Ford ha fatto tutto il necessario non soltanto per rafforzare il proprio business, ma anche per rinfrescare la gamma prodotti”.
Fonte: Quattroruote.it