BMW si converte all’ibrido e lo fa in grande stile, in una volta sola, con due attese novità: la ActiveHybrid X6 e la ActiveHybrid 7, già presentate in forma di concept, ma che debutteranno al Salone Francoforte (17-27 settembre) per poi essere in vendita entro la fine del 2009.
Come anticipato, si tratta di due ibridi diversi che hanno in comune solo il V8 biturbo 4,4 litri a iniezione diretta che eroga potenze e coppie leggermente differenti. Il resto è totalmente differente: sviluppato con Mercedes in entrambi i casi, anche se per la X6 troviamo anche una collaborazione con GM e con Chrysler nel periodo in cui era parte integrante con Daimler.
ACTIVEHYBRID X6
La ActiveHybrid X6 è un full-hybrid bi-modale, ossia in grado di marciare con il solo motore elettrico fino a 60 km/h e per 2,5 chilometri, quando le condizioni di carica della batteria lo consentono. Quest’ultima è al NiMh, posizionata al di sotto del piano del bagagliaio, ha una capacità di 2,4 kWh – ma non vengono usati mai più di 1,4 kWh per preservarla dal shock termo-chimici ed evitare l’effetto memoria – ed è raffreddata ad acqua, infine un inverter ne eleva la tensione da 312 a 425 Volt. Il gruppo ibrido vero e proprio vede il già citato V8 da 408 CV e 600 Nm collegato a un cambio molto particolare composto da quattro pacchi frizione, tre ingranaggi planetari e due a variazione continua di rapporto collegati rispettivamente a due motori elettrici da 67 kW/91 CV e 260 Nm e da 63 kW/86 CV e 280 Nm che supportano il V8 o muovono la vettura da soli, fanno da generatori in rilascio (fino a una decelerazione di 0,3 G sono loro a frenare) e riavviano il motore quando serve.
L’IBRIDO PIU’ POTENTE AL MONDO
Questa combinazione mette a disposizione una potenza e una coppia combinate di 485 CV e 780 Nm con un cambio a 7 marce a innesto automatico o selezionabili attraverso la leva, del tipo shift-by-wire quindi uno joystick, o le levette sul volante. Dati che fanno della ActiveHybrid X6 la vettura ibrida più potente del mondo con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e una velocità limitata a 236 km/h o, a richiesta, a 250 km/h. Davvero rimarchevoli i consumi che, secondo la BMW, scendono del 20% con dati di omologazione che parlano di 9,9 litri/100 km ed emissioni di 236 g/km di CO2.
TUTTE LE DIFFERENZE VISIBILI E INVISIBILI
La presenza del sistema ibrido consente di fare a meno di alternatore e motorino di avviamento, ma obbliga a modificare sia il sistema di assistenza dello sterzo sia il climatizzatore, entrambi elettrici per poter funzionare anche quando la X6 marcia a emissioni zero. A differenza della Mercedes ML 450 Hybrid, che utilizza lo stesso sistema, per la X6 la BMW ha scelto di mantenere sulla strumentazione il contagiri e, sullo stesso quadrante, un indicatore rapido del modo in cui viene usata l’energia elettrica. Il sistema multimediale iDrive è stato poi integrato di una nuova funzione Hybrid attraverso il quale potranno essere visualizzate le strategie di funzionamento. Rimane immutato il resto della meccanica e del sistema di trazione integrale mentre la versione ibrida potrà essere riconosciuta dalle scritte sul portellone, sui fianchi e sui brancardi oltre che dai terminali di scarico cromati e dal cofano motore che presenta un’inarcatura simile a quella della M3.
ACTIVEHYBRID 7
La ActiveHybrid 7 è invece un mild-hybrid in parallelo, nel quale il motore elettrico svolge solo una funzione di assistenza e non spinge mai da solo la vettura. Il motore elettrico è un sincrono trifase da 15 kW (20 CV) e 210 Nm inserito tra il V8 da 449 CV e 650 Nm e il convertitore di coppia del nuovo cambio a 8 rapporti della ZF, lo stesso delle versioni V12 e destinato anche alla nuova Rolls-Royce Ghost. La sua funzione è di spingere ai bassi regimi quando lo spunto del motore a scoppio non è al massimo, fare da alternatore in rilascio per recuperare energia e da motorino di avviamento ogni volta che occorre ripartire dopo una sosta premendo l’acceleratore. Per non creare ritardi nel cambio, al suo interno c’è una pompa di accumulo che mantiene alla giusta pressione l’impianto idraulico che ne regola l’attuazione, inoltre il sistema di gestione del motore regola l’anticipo di attenzione in base alla posizione in cui si è fermato l’albero motore al momento dello spegnimento in modo da renderne più dolce e veloce il riavvio.
LUNGA O CORTA, ANCHE LEI AL LITIO
Ad alimentare il motore elettrico, proprio come la Mercedes S400 Hybrid che utilizza lo stesso sistema, è una batteria agli ioni di litio con celle a struttura cilindrica posizionata su un lato del bagagliaio e raffreddata a liquido. Prodotta dalla JC-S (joint-venture tra Continental e Johnson Controls), funziona a 120 Volt ed eroga 800 Wh, pesa 23 kg e misura 37x22x23 cm. La combinazione tra V8 e motore elettrico produce una potenza massima di 465 CV e 700 Nm per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi con consumi nel ciclo medio diminuiti del 15% pari a 9,4 litri/100 km ed emissioni di 219 g/km di CO2. Anche qui sono stati eliminati alternatore e motorino di avviamento e la climatizzazione a 4 zone ha la pompa elettrica che la rende attivabile anche a motore spento con il telecomando. Anche in questo caso, l’iDrive è provvisto di una nuova specifica funzione per monitorare i flussi di energia mentre la strumentazione è del tutto uguale a quella delle altre versioni. La ActiveHybrid 7 si farà invece riconoscere per le scritte sulla coda, sul montante posteriore e sul brancardo. Prevista anche per questa nuova motorizzazione la versione a carrozzeria lunga.
Fonte: Omniauto.it