Il destino del marchio Saab si era delineato già lo scorso giugno quando General Motors e il Gruppo svedese Koenigsegg hanno firmato il primo accordo di intesa preliminare. L’estate ha invece portato alla sottoscrizione ufficiale del contratto di vendita della Casa svedese che si dovrebbe concludere entro l’anno con il trasferimento del 100% del capitale azionario fra i due gruppi.
Diverse sono le condizioni contrattuali poste per assicurare un rapido rilancio commerciale della Saab. E parliamo di un rilancio che molti analisti vedono con scetticismo per via della difficile congiuntura economica mondiale unita alle dimensioni evidentemente lillipuziane dell’acquirente, il Gruppo Koenigsegg il cui comparto automotive ad oggi non ha mai prodotto più che una manciata di supercar da oltre 1 milione di euro.
Ecco perchè GM e Saab rimarranno legate con un doppio filo dal punto di vista industriale. Più precisamente il colosso di Detroit continuerà per un certo numero di anni a fornire le tecnologie (piattaforme, motori, trasmissioni) sulla base delle quali sono stati progettati i modelli Saab che debuteranno nei prossimi mesi, come la 9-3x e l’attesissima nuova generazione dell’ammiraglia 9-5.
Altro punto fondamentale dell’accordo è l’assistenza del Governo svedese che ha garantito il prestito della Banca Europea degli Investimenti necessario per finanziare la riorganizzazione del Casa di Trollhättan da parte del Gruppo Koenigsegg.
Grande soddisfazione è stata espressa da tutte e tre le parti coinvolte. “Questo contratto è un importante passo verso la potenziale vendita”, ha dichiarato Carl-Peter Forster, presidente di GM Europe. “Saab produce delle gran belle auto caratterizzate da qualità uniche in fatto di design, sicurezza e tecnologia che insieme al Grupo Koenigsegg costituiranno una combinazione unica di innovazione e grande spirito imprenditoriale (…)”.
Christian von Koenigsegg, numero uno del Gruppo Koenigsegg si è dichiarato altrettanto soddisfatto per questo ulteriore step verso il rilancio della Saab. “Il nostro piano è quello di trasformare Saab in un’azienda indipendente e in grado di fare profitti. Per questo faremo rivivere l’attenzione tipicamente svedese all’ecologia, alla sicurezza, al design e al piacere di guida”.
La Saab, infine, per bocca del Direttore Generale Jan Åke Jonssson, ha definito la notizia eccellente nonché “fondamentale per assicurare i posti di lavori e la strategia di sviluppo a lungo termine dell’azienda”.
Fonte: Omniauto.it