Gli incentivi governativi funzionano. Almeno questo è quanto sembra si stia verificando nei principali mercati dell’auto, dall’America all’Asia passando per l’Europa. Se infatti nel primo Continente il Cash for Clunkers di Obama è terminato con due mesi di anticipo per l’esaurimento dei fondi, nel nostro Continente le vendite sono migliorate – al punto che anche GM sta ripensando alla cessione di Opel – e in Oriente la domanda è tornata a crescere tanto che la Toyota Motor ha deciso di aumentare la sua produzione giornaliera di novembre.
Per la prima volta negli ultimi 16 mesi, come si legge sul Asahi Shimbun, la Casa giapponese ha alzato il suo target di produzione per il mese autunnale a 14.500 veicoli al giorno, una cifra che rappresenta il primo incremento su base annuale dal luglio del 2008 (a novembre 2008 Toyota aveva prodotto 14.407 veicoli). Tuttavia, anche se il peggio è passato e il mese scorso Toyota ha aumentato di 100 mila unità (a 6,6 milioni) il suo obiettivo di vendite annuale a livello globale e ha previsto una perdita operativa leggermente inferiore alle stime precedenti, la decisione non deve trarre in inganno, perché potrebbe trattarsi di una mossa temporanea.
Il principale produttore automobilistico del mondo potrebbe ridurre nuovamente la produzione a partire dal prossimo anno in concomitanza con la chiusura del programma di incentivi. In particolare, secondo le stime degli analisti, si dovrebbe tornare a 12.000 unità al giorno dalla primavera 2010. Segno che la capacità produttiva del colosso giapponese è ancora superiore alle necessità del mercato e un’altra riduzione appare lontana, ma inevitabile.
Fonte: Omniauto.it