La Rolls Royce Ghost è pronta e si svela completamente in foto in attesa di mostrarsi dal vivo al Salone di Francoforte prima di entrare nei garage dei suoi pochi e fortunati possessori che se la potranno permettere.
Lunga 5.399 millimetri e con un passo di 3.295 mm, si fatica a definire “baby” il secondo modello che uscirà dagli stabilimenti di Goodwood, ma è pur vero che si tratta di circa 40 cm in meno della Phantom.
A differenza di quest’ultima, la scocca è in acciaio, anche se portiere e cofani sono in alluminio per limitare il peso intorno alle 2,4 tonnellate.
LA PIU’ POTENTE
Lo stile è inconfondibile, ma la calandra è meno imponente e le linee sono sensibilmente più arrotondate e dinamiche di qualsiasi altra Rolls apparsa in 100 anni di storia, segno evidente che carattere e prestazioni sono senza precedenti. Per la Ghost il famoso detto “quanto basta” davvero non vale. Sotto il lungo cofano c’è un V12 6,6 litri biturbo a iniezione diretta da 570 CV a 5250 giri/min e una debordante coppia di 780 Nm a soli 1.500 giri/min che spingono la baby da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi, mentre 23,1 sono quelli necessari a chiudere il chilometro da fermo con consumi di 13,9 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 317 g/km. Il cambio è un modernissimo automatico a 8 rapporti della ZF. In tutti i casi, siamo di fronte alla Rolls-Royce più potente della storia e la Bentley Flying Spur, avversaria predestinata della Ghost, ne esce con le ossa rotte. La sfida dunque è lanciata.
ACCESSORI PER GLI INCONTENTABILI
Naturalmente, le portiere posteriori si aprono controvento di 83 gradi e al loro interno c’è il vano per riporre l’ombrello. Ma ci sono molte altri elementi tipicamente Rolls, come le bocchette della climatizzazione a pallina con il pulsante di chiusura a chiave di violino o il sedile posteriore con lo schienale che concavo per favorire la convivialità. Per gli incontentabili, ci sono anche i sedili lounge con massaggio, i tavolini da picnic rivestiti in radica, il frigo bar integrato con il porta bicchieri per potersi gustare in qualsiasi momento un flute di champagne ghiacciato e il tetto panoramico.
22 GIORNI PER COSTRUIRLA
In generale, si nota meno imponenza accompagnata da numerose novità come la manopola di controllo del sistema multimediale che ricorda l’iDrive di BMW, il pulsante di accensione, il freni elettrico sulla plancia, il volante a tre razze con alcuni comandi sul piantone e il contagiri sostituito dall’indicatore di riserva di potenza, un vesso fin’ora visto solo sulla Bugatti Veyron. La Ghost è davvero degna di portare lo Spirito dell’Estasi sul cofano anche per come viene fatta. Ci vogliono 22 giorni per costruire una Ghost, 7 solo per il processo di verniciatura a 5 strati che si chiude con la lucidatura manuale mentre la pelle, attentamente selezionata, è cucita a mano. Tutto viene controllato da 60 paia di mani che compiono con i loro polpastrelli oltre 2000 operazioni di controllo perché il risultato non sia solo un’automobile.
TECNOLOGIA E SICUREZZA
Comfort e sicurezza ai vertici grazie anche alle sospensioni pneumatiche con sistema antirollio che possono adattare la loro taratura in 2,5 millesimi di secondo tenendo conto persino della presenza e della posizione dei passeggeri all’interno dell’abitacolo, per non parlare della funzione che abbassa la vettura di 25 mm da fermo per farli scendere e salire. C’è anche il sistema di ritenuta integrato ACSM che controlla la situazione 2.000 volte al secondo per non farsi trovare impreparato in caso di incidente. Tre telecamere possono far arrivare gli occhi del guidatore dappertutto in manovra mentre un’altra a raggi infrarossi vede oggetti e persone fino a 300 metri nel buio. A facilitare la guida notturna, ci sono i fari che adattano automaticamente potenza, lunghezza e orientamento del fascio alle condizioni di guida mentre l’head-up-display proietta alcuni dati strumentali sul parabrezza.
PREZZI? CIRCA UN QUARTO DI MILIONE
La Rolls Royce Ghost inizierà le proprie consegne dall’inizio del 2010 e il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 250 mila euro, nettamente al di sopra della Flying Spur per ribadire chiaro un concetto: una Rolls può chiedere ai propri clienti qualcosa in più, semplicemente perché pensa di essere qualcosa di più, stavolta anche nelle prestazioni.
Fonte: Omniauto.it