Orgogliosa di essere low cost
Un incremento delle vendite prossimo al 100% (+94,8% per la precisione) rispetto al 2008: è il risultato ottenuto da Dacia in Europa occidentale nei primi nove mesi dell’anno. Un traguardo straordinario se si considera che le vendite nel Vecchio Continente sono in calo del 4,8% e che il marchio secondo nella classifica di crescita, Hyundai, ha ottenuto un “modesto” +29,1%.
Ancora migliore la performance nazionale: 14.045 consegne nei primi nove mesi contro le 8.357 di tutto il 2008 (nel 2006 erano 1.121!) con aumento relativo del +152,7%.
A favorire il boom delle immatricolazioni Dacia sono principalmente tre fattori: la crisi economica che agevola la domanda dei modelli a basso costo, l’ancora modesta penetrazione sul mercato del marchio (in Italia rappresenta lo 0,87% delle vendite totali, in Europa l’1,3%) che consente forti crescite percentuali e il debutto della Sandero.
Un modello che rappresenta l’80% delle immatricolazioni della Casa, delle quali l’86% è costituita dalla variante bi fuel. Che abbiamo provato nell’allestimento Lauréate.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Lunga 4,02 metri, larga 1,74 e alta 1,53, la Sandero è un’utilitaria due volumi con cinque porte che segna una decisa evoluzione rispetto alla passata produzione Dacia. In particolare, lo stile è decisamente più attraente della Logan, modello con il quale condivide la piattaforma. A conferire un look più attuale è il frontale con fari allungati raccordati dalla calandra con cromatura superiore e il riuscito disegno del profilo laterale che, però, non eccelle per aerodinamica (il Cx è di 0,36). Nell’insieme l’aspetto non è da premio di design, ma comunque gradevole. Decoroso l’interno, merito delle linee semplici della plancia caratterizzate dagli elementi circolari dei diffusori d’aria e dal contrasto delle tonalità bicolore nero/argento delle plastiche. I materiali e le finiture non sono di pregio, ma paragonabili a quello di molte concorrenti che non professano la propria anima low cost. Con qualche ritocco, come l’adozione di un cicalino degli indicatori di direzione più moderno o un impianto hi-fi di livello superiore, la sensazione sarebbe ancora migliore. In ogni modo, l’impressione è di una generale solidità degli assemblaggi.
Spazio interno da compatta
Trovare la posizione di guida ideale non è difficile, grazie alla possibilità di regolare in altezza volante e sedile (solo su Lauréate). Aiutano pure la buona conformazione del sedile, la disposizione ergonomica dei comandi (ad esclusione di quelli del climatizzatore posti nella parte inferiore della consolle) e l’ampio spazio in altezza e larghezza. Stanno comodi anche gli altri passeggeri, compresi quelli posteriori che possono godere di tanti centimetri per gambe e spalle. Sostanzioso lo spazio riservato ai bagagli. La capacità di carico è di 320 litri, che diventa di 1200 litri abbattendo la panca posteriore. Valori che pongono la Sandero tra le migliori della categoria come dimostrano i dati relativi a Fiat Punto Evo (275-1030), Renault Clio (288-1037) e la più piccola Toyota Yaris (363-1086), tre modelli che prendiamo come riferimento per valutare l’utilitaria Dacia.
Motore collaudato con impianto Gpl “ad hoc”
Sotto il cofano è collocato un noto motore Renault, il 4 cilindri di 1.390 cc con 2 valvole per cilindro che eroga 55 kW/75 cv di potenza e 112 Nm a 3.000 giri minuto di coppia massima. “Numeri” che assicurano alla Sandero prestazioni adeguate alle esigenze di spostamento per la quale è stata concepita: 161 km/h di velocità massima e 11,5” per compiere la classica accelerazione da 0 a 100 km/h. In realtà, con l’alimentazione a Gpl, assicurata dall’impianto Landi Renzo omologato in Fase 2 e con valvole e relative sedi rinforzate, si ha un calo percepibile di scatto, ripresa e brillantezza del motore in generale.
La disposizione dell’impianto a gas è, in parte insolita. Il serbatoio toroidale (circa 30 litri effettivi per un’autonomia di 350 km) è sempre sotto il piano di carico del bagagliaio, ma in posizione esterna. Per il collocamento del commutatore/indicatore del livello del carburante Gpl si è preferito favorire l’estetica piuttosto che la pratica. Situato in prossimità del cambio, risulta “discreto” ma obbliga il guidatore a distogliere lo sguardo dalla strada se vuole controllare la quantità di gas residua. Più classico il posto della presa di carico all’interno dello sportellino per il rifornimento della benzina. Prevista una piccola custodia per il necessario raccordo.
Pensata per una guida eco compatibile
Al volante la Sandero si fa apprezzare per la buona visibilità in tutte le direzioni (esclusa quella posteriore dove, però, aiutano molto agli specchietti esterni di grandi dimensioni), per la precisione del cambio manuale a 5 velocità e per il contenuto diametro di sterzata (10,5 metri) che aiuta a destreggiarsi in città e nelle manovre di parcheggio. Discreta la precisione dello sterzo, mentre lascia un po’ a desiderare l’insonorizzazione, soprattutto quando si sollecita il motore. Situazione che può essere frequente se si è un po’ impazienti. Le prestazioni, come detto, sono piuttosto modeste e si conformano a una condotta tranquilla come, d’altronde, richiedono le regole di eco guida. Un comportamento che, tra l’altro, consente di sfruttare meglio le doti di progressione del 1.4 Renault grazie alla disponibilità di buona parte della coppia già ai bassi regimi. L’impianto frenante, con dischi nell’anteriore e tamburi nel posteriore, è proporzionato alla potenza e alla massa. Le sospensioni sono tipo McPherson con braccio triangolare e barra antirollio davanti e ad assale ad “H” con profilo deformabile e geometria programmata dietro. Il risultato, grazie anche all’efficienza degli ammortizzatori, è un efficace assorbimento delle asperità del terreno e un assetto abbastanza neutro con leggerissima tendenza al sovrasterzo. L’impressione, comunque, è di disporre di un’aderenza decisamente superiore a quella che le prestazioni renderebbero necessaria.
Per fortuna c’è il gas
Le qualità ambientali del “vecchio” 1.4 Euro 4 non sono proprio entusiasmanti. A benzina le emissioni di CO2 sono di 158 grammi/km, contro i 118 di Yaris 1.0 da 51 kW e i 139 di Punto Evo 1.4 da 57 kW (119, la Gpl) e Clio 1.2 da 55 kW. A renderla più eco-compatibile è il Gpl che contribuisce a tagliare il rilascio di gas serra fino a 135 g/km, nonché la quantità di inquinanti immesse in atmosfera. Sul fronte ecologico è da sottolineare che la Sandero è prodotta negli stabilimenti di Somaca a Casablanca (Marocco) e di Pitesti (Romania) che sono certificati Iso 14001 (qualità ambientale), che ha un tasso di riciclo del 95% e che include materiale riciclato per almeno il 5%.
L’altro beneficio apportato dal gas è quello sui costi di gestione. Il consumo dichiarato a benzina è di 6,6 l/100 km (5,0 per Yaris, 5,9 per Clio e Punto Evo), mentre a Gpl si arriva a 8,3 l/100 km (8,0 per la Clio e 7,4 per la Punto Evo). Un dato non troppo lontano da quanto rilevato nella prova su strada: 8,5 l/100 km. Un risultato, quest’ultimo, ottenuto con un guida molto prudente, ma effettuato prevalentemente in città e su strade extraurbane con climatizzare acceso. Tradotta in moneta, la spesa chilometrica a Gpl (con un prezzo del gas di 0,54 euro/litro) è di 4,6 centesimi di euro, contro i 6,6 di Yaris e i 7,7 di Clio e Punto Evo a benzina (1,31 euro/litro). Il costo/km delle varianti bi fuel Gpl della francese e dell’italiana è rispettivamente di 4,3 e 4 centesimi.
Il listino è da vera low cost
Il vero risparmio consentito dalla Sandero è all’acquisto. Il listino, comprensivo di 3 anni o 100.000 km di garanzia, è davvero competitivo: 8.850 euro per la base, 10.070 per la Ambiente e 10.770 per la Lauréate. Prezzi che sono confrontabili con city car economiche come la Hyundai i10 (da 8.790 euro) o la Kia Picanto (da 9.500 euro). Una competitività in parte merito dell’ottimizzazione industriale e in parte dovute a rinunce nelle dotazioni. Sul primo fronte ricordiamo l’adozione della piattaforma Logan e di diversi componenti Renault, nonché la progettazione digitale che evita la costruzione di costosi prototipi e la produzione in siti con bassi costi di manodopera. Sul secondo è da segnalare che la versione base, di fatto, include soltanto Abs con ripartitore elettronico di frenata (Ebv) e airbag frontali. Non ci sono neanche i pretensionatori delle cinture di sicurezza di serie e per averli si devono ordinare gli airbag laterali, optional a 200 euro. Spesa che consigliamo visto che nei crash test EuroNcap la Sandero ottiene un non troppo lusinghiero risultato di 3 stelle. Con la Ambiente si aggiungono chiusura centralizzata (senza telecomando), servosterzo idraulico, ricircolo d’aria, posacenere rimovibile e illuminazione nel bagagliaio. Più consona alla domanda del mercato la Lauréate che prevede, tra l’altro, cristalli anteriori e retrovisori elettrici, fendinebbia, panca posteriore frazionabile, volante e sedile guida regolabili in altezza. Il climatizzatore manuale è a richiesta a 850 euro o, con la radio, a 1.000 euro (1.050 con Mp3). Insomma, al prezzo del listino è doveroso prevedere un surplus di almeno altri 1.200 euro. In compenso, omologazione dell’impianto Gpl in Fase 2 permette di avere 1.500 euro di ecoincentivi che, in caso di rottamazione, salgono a 3.000 euro. Sconto che rende, di fatto, la Sandero l’auto bi fuel più economica sul mercato se si esclude il duo Nissan Pixo e Suzuki Alto e poche altre city car. Viceversa, per arrivare ai listini delle tre contendenti considerate si devono sborsare ancora diverse banconote di grosso taglio: la Punto Evo Gpl 5 porte ha prezzi a partire da 15.100 euro, la Clio costa 1.000 euro in meno, la Yaris a benzina 5 porte parte da 11.750 euro, mille in più della Lauréate a doppia alimentazione.
SCHEDA TECNICA
Motore
Cilindrata (cc): 1390
Emissioni (g/km CO2): 158 (B), 135 (G)
Potenza (kW/cv – giri/minuto): 55/75 (B) – 5500
Coppia (Nm – giri/minuto): 112 (B) – 3000
Meccanica
Trasmissione: cambio manuale a 5 rapporti
Trazione: anteriore
Prestazioni
Velocità massima (km/h): 161 (5)
Accelerazione (0-100 km/h): 11,5 (B)
Consumo medio (l/100 km): 6,6 (B), 8,3 (G)
Autonomia (km): (B) 750 + 350 (G)
Dimensioni e massa
Lunghezza (cm): 402
Larghezza (cm): 175
Altezza (cm): 153
Passo (cm): 259
Peso (kg): 1100 circa
Serbatoio benzina: 50 litri
Serbatoio Gpl: 30 (effettivi)
Posti: 5
Bagagliaio (min-max in litri): 320-1200
Prezzo (euro): da 8.850 (10.770 la Lauréate)
Sito: www.dacia.it
Fonte: Autoambiente.com