Nissan Cube:scatola dinamica

La precedente generazione, anch’essa squadrata – o cubica, se preferite – ha fatto impazzire i giapponesi. La nuova arriva anche in Italia, dal prossimo autunno, con il suo design “a scatola” anticonformista e spavaldo. Per la sua diversità a qualcuno piacerà sicuramente. Ma come può andare su strada una scatola?

Noi l’abbiamo guidata in Giappone e ve lo raccontiamo. Prima, però, bisogna dire che la Cube ultima generazione è più macchina della precedente in tutti i sensi: sono cresciute le dimensioni e l’auto ha abbandonato il precedente motore a benzina 1400 in favore del solo 1500 in Giappone (quello che abbiamo provato, nel porto di Yokohama), mentre in Europa, Italia inclusa, arriverà con la variante 1.6 da 110 CV e un 1500 turbodiesel in grado di sviluppare un’ottantina di CV.

Il 1500 a benzina ha una potenza massima di 109 CV ed eroga 148 Nm di coppia, ma il nuovo cambio automatico a variazione continua e una migliore regolazione della centralina elettronica rendono la Cube più veloce negli scatti e più pronta a rispondere agli input minimi della farfalla, merito in gran parte della gestione del cambio CVT che dà un più efficace accesso alla zona “sensibile” del motore, tra i 2000 e i 4500 giri. E, pur non essendo nata per vincere alcuna gara d’accelerazione, la Cube impiega, comunque, il dignitoso tempo di dieci secondi per raggiungere i 100 km orari partendo da ferma.

Le nuove regolazioni di motore e cambio assicurano anche una buona percorrenza, oltre i 16 chilometri con un litro di benzina. Sistemati motore e cambio, i progettisti si sono dedicati all’handling: oltre a impiegare un telaio con maggiore rigidità torsionale e ad avere aggiunto barre antirollio, alla Nissan hanno irrigidito le molle al ponte posteriore (a ruote interconnesse). Queste misure hanno contribuito a elevare la stabilità in rettilineo e a rendere più piatto il comportamento.

Naturalmente è negli interni che la Cube gioca le sue armi migliori con un abitacolo piuttosto originale, a cominciare dal divano anteriore, che incorpora anche il portalattine, e dal soffitto con un tettuccio trasparente che si può oscurare completamente con un pannello opaco oppure “velare” con un pannello traslucido che lascia filtrare la luce. La plancia curvilinea fa sembrare l’abitacolo più grande di quanto sia in realtà, mentre il passo allungato rispetto alla versione precedente ha anche permesso di allungare le sedute – misura opportuna ora che l’auto è attesa in Occidente – per ospitare passeggeri di taglia media superiore a quella giapponese.

E, sul pavimento, spicca uno spesso tappeto grigiastro a “pelo lungo”, di quelli che ti farebbero venire voglia di togliere scarpe e calze, buttarle dietro e affondarci le dita dei piedi. Per fortuna che il tappeto – e non scherziamo! – ha incorporata una proprietà mangiaodori. E poi diteci se la Cube è una macchina qualsiasi…

Fonte: Quattroruote.it

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